GIUSTI, Giusto
Rita Maria Comanducci
Nato ad Anghiari, presso Arezzo, da Gemma e da Giovanni di Giusto di Comuccio il 31 dic. 1406, il G. intraprese la carriera notarile iniziando a esercitare all'età [...] dettagli capaci di rivelarci un mondo e una diffusa e perdurante mentalità, molto più legata alle di laurea, Università di Firenze, a.a. 1968-69; B. Giorni, Monterchi, Città di Castello 1977, p. 49; L. Taglieschi, Annali della terra d'Anghiari, a ...
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DA MULA, Agostino
Gaetano Cozzi
Luisa Cozzi
Nacque a Venezia il 21 dic. 1561, da Francesco di Lorenzo (del ramo dei Da Mula di S. Giacomo dall'Orio) e da Laura Zorzi di Francesco, entrambi patrizi [...] per chi volesse scendere in Italia. Verona era città tradizionalmente legata alla Sede apostolica, sul piano neppure "di cruditione più varia et più piena, et più diffusa per tutte le discipline più pregiate, et per le matematiche principalmente ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Secondo di questo nome, nacque da Mastino (II) signore di Verona e Vicenza e da Taddea da Carrara, in data da fissare - secondo il continuatore del Chronicon [...] sostanza, ad assecondare una tendenza allora assai diffusa che postulava la creazione di organismi amministrativi . Cessi, pp. 61, 65 s., 70, 92 s.; P. Zagata, Cronica della città di Verona, a cura di G. B. Biancolini, I, Verona 1745, pp. 81- ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] costituito dalla risicoltura allora assai diffusa nei territori costieri dell'allodiale, 58 s., 69, 95, 97 ss., 102 s.; N. Palma, Storia eccles. e civile della ... città di Teramo e diocesi Aprutina…, Teramo 1893, III, pp. 333, 371, 416; V, pp. 212 ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Umbri
Simonetta Stopponi
Gli umbri
La suddivisione amministrativa dell’Italia in regiones, voluta da Augusto, cristallizza certamente situazioni geografiche [...] del V sec. a.C., pur nella diffusa organizzazione pagano-vicanica che caratterizza la fascia 8-9 dicembre 2000), in AnnFaina, 8 (2001).
M. Bergamini, Todi, antica città degli Umbri, Assisi 2001.
A. Calderini, Cupra: un dossier per l’identificazione, ...
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ELEONORA d'Aragona, regina d'Aragona
Marina Scarlata
Primogenita di Pietro Il d'Aragona, re di Sicilia (o Trinacria), e di Elisabetta di Carinzia, nacque forse nel 1325. Ebbe tre fratelli, Ludovico, [...] tutte le rivolte ed allontanando le interferenze delle città italiane; in ultimo, verificare le amicizie e riflessioni.
Lo Zurita sostiene, interpretando un'opinione che doveva essere diffusa in quegli anni, che l'unica speranza per l'isola era ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] il suo regno ad Atene2, come in molte altre città dell’ampio territorio considerato, l’imperatore è onorato con equestre di Costantino guerriero, attestata a Kritsa, non è molto diffusa a Creta. Lo stesso soggetto, attestato sui manoscritti (ad ...
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Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] nella parte centro-settentrionale dei Comuni ‒ le rinascenti città che si costituirono in centri di potere di fatto criminali, in primo luogo la mafia e la camorra, che hanno diffuso in vaste aree pratiche di grande violenza e di illegalità.
Un ...
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FARAVELLI, Giuseppe
Paola Caridi
Nacque a Broni (Pavia) il 29 maggio 1896 da Giovanni, esattore delle imposte, e da Maria Cambieri, donna brillante e raffinata. Cresciuto in una famiglia della media [...] , il F. si nascose in una villetta di amici svizzeri in città, poi nel circondario di Milano, infine presso i genitori di Carlo ospitare articoli dei socialisti in Italia, per poi essere diffusa clandestinamente nel paese.
Nell'estate del 1934 favorì ...
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STEFANO I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 24, lo dice romano di nascita, "ex patre Iobio". Fu eletto vescovo di Roma il 12 marzo 254, pochi giorni dopo la morte del predecessore Lucio. [...] un prestigio che non dava autorità ai vescovi di quelle città di interferire nelle questioni interne delle altre Chiese delle loro da lui ha tratto il nome, questo rapidamente si diffuse un po' dappertutto nell'ambito della cristianità, dovunque ci ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...