Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] ; S. Chojnacki, Crime, p. 184.
7. D. Romano, Patricians, pp. 6-11.
8. Così, ad esempio, Lauro Martines, Potere e fantasia: le cittàStato nel Rinascimento, Bari 1981, pp. 170 s.
9. In proposito v. Alberto Tenenti, The Sense of Space and lime in the ...
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MINOICO-MICENEA, Civiltà e Arte (v. vol. V, p. 42 e S 1970, p. 488)
F. Carinci
V. La Rosa
L. Vagnetti
La sempre più ampia disponibilità di dati ricavabili da numerose e talora sensazionali scoperte [...] di un controllo cnossio nella zona orientale, ipotizzando una specifica indipendenza per gli insediamenti costieri, sul tipo delle città-stato di età storica; e M. Tzipopoulou, riprendendo il problema a proposito dei nuovi dati di Petras Sitias, ha ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] con Palmieri, come e più che negli altri, diviene esemplare il processo di slittamento dall'antica centralità della città-Stato alla regione depressa nella storia successiva e recente. Perché dietro i couplets e le mascherate si respira un'aria ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] , risale alla fine del BM (IIC), ma è l'esito di più antiche edificazioni. L'avamposto di Tell el-Aggiul, città-stato tra costa e piana meridionale, venne dotato sulla sommità dell'insediamento di un edificio palaziale, il Palace I, contiguo alle ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] sul modello francese con la Serenissima e, più in generale, la nuova Italia alleata alla Grande Nation con una città-stato, che lo stesso antico regime giudicava un anacronismo?
Inoltre la "lusinga di non restar esposti che a sacrifizii cruenti ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] «vittuaria» provenienti dalla terraferma. Un profondo mutamento rispetto al passato che accentua e acuisce le contraddizioni di una città-stato la quale non riesce a fondere le spinte divergenti della terra e del mare, a trasformarsi in capitale di ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] che si tratta di un caso evocato da un ambito consacrato a memorie 'ambientali' emblematicamente espressive, che la "città-Stato" aveva bene o male padroneggiato nei secoli, con stile eminente, qual è appunto, nella dimensione la più civica ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] fondata la sua identità prima(17).
La dotazione musicale di base di Venezia città-stato, la dotazione di un quantum di musica immancabile concessa a se stessa dalla città-stato, esiste; c'è ma non è particolarmente solida. E comunque si rende ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] celebrato un duplice "ingresso", tale da confermare gli astanti nei loro sentimenti di devozione e di orgogliosa appartenenza alla città-stato che riconosceva nell'evangelista (di cui Jacob aveva assunto il nome) il suo protettore e il suo simbolo ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] gli Aztechi i principi di organizzazione del territorio erano complessi e gerarchici. Al più alto livello stava l'altepetl, o città-stato; al di sotto erano il calpolli, il chinamitl e una serie di altre unità che svolgevano anch'esse importanti ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...