Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] Farnese, e Guido Ascanio Sforza. Per molto tempo l'essere stato il papa forse più gravemente incline al nepotismo mise in ombra le aperto il 13 dic. di quell'anno in quest'ultima città, ormai con carattere non più conciliativo, ma di aperta azione ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] culminante della potenza di F. M., il cui saldo stato cominciava però a destare i sospetti di Firenze e anche per i buoni uffici di Francesco Sforza che ebbe in compenso la città di Cremona, sposando inoltre la figlia del duca, Bianca Maria. Divenuto ...
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Famiglia principesca italiana, le cui più certe origini si riconducono agli Obertenghi; Alberto Azzo II (996 circa - 1097), vero capostipite della casa d'Este, era infatti pronipote del marchese Oberto, [...] con Obizzo II, nipote di Azzo VII, m. 1293) la signoria della città; nel 1288 Obizzo diventava anche signore di Modena e l'anno dopo di casata si affermò definitivamente e si costituì quindi uno stato che, con abile politica di altalena con i vicini ...
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Cantautore italiano (Genova 1940 - Milano 1999). È stato il primo artista italiano a introdurre nelle sue canzoni tematiche nuove, diverse da quelle sentimentali che fino ad allora avevano contraddistinto [...] Vita e opere
Dopo aver compiuto gli studi classici nella sua città, cominciò a suonare la chitarra in un gruppo jazz, di Marinella (1962), tutta la produzione di De A. è stata caratterizzata da un costante rinvio alla storia sociale e politica del ...
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Nome di varî personaggi cartaginesi: 1. Il più noto di tutti è il generale A. Barca, figlio di Amilcare, nato forse nel 247 a. C. Nel 221 ebbe il comando supremo delle forze cartaginesi in Spagna, dove [...] varcò i Pirenei, traversò rapidamente la Gallia, dove gli era stato facile suscitare umori antiromani, e valicò le Alpi per il sconfitta subìta dai Romani. Seguì la defezione di alcune delle città italiche, tra cui Capua; ma la maggior parte rimase ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] di dati e di fatti, come nei voll. di racconti Una città di pianura (1940, pubbl. con lo pseudon. di Giacomo Marchi); Una città di pianura, il primo libro da lui pubblicato, e la prima stesura delle Cinque storie ferraresi. Nel 2011 è stato edito ...
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Regista (n. S. Pietro, Magisano, 1945); dopo aver esordito con La città del sole (1973), libera biografia del filosofo T. Campanella, si è affermato come uno degli autori italiani più interessanti con [...] Felice chi è diverso, viaggio nel mondo dell'omosessualità nell'Italia dagli inizi del Novecento agli anni Ottanta che è stato insignito del Nastro d'argento 2015 al miglior documentario. Tra i suoi lavori più recenti vanno segnalati: entrambi nel ...
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Uomo politico (1475-1507), figlio di Rodrigo e di Vannozza Catanei, romana. Quando il padre fu eletto papa col nome di Alessandro VI, Cesare, ch'era già vescovo di Pamplona (1491), fu creato arcivescovo [...] di alcuni di essi (Oliverotto da Fermo, Vitellozzo Vitelli, il duca di Gravina e Paolo Orsini), salvò lo stato e l'ingrandì anzi di Perugia e di Città di Castello. Meditava progetti di espansione quando la morte del padre (18 ag. 1503) stroncò i suoi ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] inviato allora in Italia, perché con la sua influenza appoggiasse il restauratore dello stato pontificio, Egidio Albornoz. Nominato senatore di Roma, entrò come trionfatore nella città il 1º agosto 1354. Ma errori da lui commessi, per un'esaltazione ...
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Uomo politico e generale romano (138-78 a. C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi colse in seguito nella [...] Porta Collina (82). Da allora S. fu arbitro dello stato romano, che restaurò in senso schiettamente oligarchico, seminando le vie di molte migliaia di uccisi e di intere città distrutte. Dictator reipublicae constituendae, assunto il cognome Felix ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...