fiammiferi
Andrea Carobene
Basta poco per prendere fuoco
I fiammiferi sono bastoncini di legno che si accendono sfregando una estremità su una superficie ruvida. Si tratta di un'invenzione relativamente [...] cerini, fiammiferi nei quali lo stecco di legno è stato sostituito da filamenti di cotone o da carta arrotolata, 'ultima sera dell'anno, cammina a piedi nudi tra le vie della città con il suo mazzetto di fiammiferi da vendere. Quando, per il freddo ...
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DAL VERME, Ferdinando
Francesco Surdich
Nacque a Milano il 23 nov. 1846 da Luigi e Vittoria Bolognini. Nel 1859 fu inviato alla scuola S. Tommaso d'Aquino presso Lione e nel 1864 s'iscrisse alla Scuola [...] idea di un viaggio nella Nuova Guinea ed era stato attirato pure dal progetto di prendere parte agli studi Grant, E. Cornalia e A. Stoppani), allora console britannico nella città giuliana, ritornando poi a Venezia, da dove partì alla volta di Porto ...
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CARPANO, Antonio Benedetto
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Nacque a Bioglio (Vercelli) il 24 nov. 1751 da famiglia borghese. Buon lettore delle ultime novità inmateria agronomica e appassionato cultore a suo modo di scienze naturali, [...] iniziò intorno al 1786 la preparazione del vermuth.
Era stato C. Villifranchi a parlare per primo, nella sua Oenologia toscana , sia per l'uso di uno spaccio in pieno centro della città per la vendita al dettaglio sia per l'esportazione dell'infuso, ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] ordinario è costituito essenzialmente (98,98%) dal primo. In natura si trova allo stato libero in diversi gas naturali; nell’atmosfera è contenuto soltanto in tracce, ma eccezione, forse, degli autobus per città, che potrebbero avere un rifornimento ...
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conservazióne degli aliménti Insieme di trattamenti che tendono ad arrestare o rallentare i processi trasformativi a opera di microrganismi che si svolgono negli alimenti non trattati, consentendone pertanto [...] È probabile infatti che uno dei primi utilizzi del fuoco sia stato quello di cucinare le carni, allo scopo non solo di migliorarne passando dal nomadismo alla costruzione di accampamenti e città stabili. Queste ultime infatti necessitano di un sistema ...
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Imprenditore, banchiere e benefattore italiano (Milano 1869 - ivi 1932). Figlio di Pasquale e di Virginia Adami, divenne ragioniere e a 23 anni iniziò l’attività di curatore fallimentare presso il Tribunale [...] da lui finanziata e costruita) e in altre zone della città, come in via De Amicis, via Brera e nei dintorni famiglia Nicolini, attraverso Virginia, figlia di Lorenzo, è stata anche proprietaria per decenni del Palazzo Aliverti di Milano in ...
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Dàlmine Società del settore metalmeccanico, con sede sociale a Milano. Costituita nel 1920, essa derivò da alcuni stabilimenti che nel 1906 un gruppo straniero costruì a Dalmine per la fabbricazione in [...] Siat, Tamsa, NKK Tubes, AlgomaTubes (Canada), Tavsa e Confab alla Tenaris SA. Nel dicembre dello stesso anno il gruppo è stato quotato alle borse di New York, Città del Messico, Buenos Aires e Milano. Nel 2003 il titolo è uscito dalla borsa italiana. ...
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Azienda dolciaria, specializzata nella produzione di gelati semiartigianali, fondata nel 2003 da G. Martinetti e F. Grom. Inaugurata la prima gelateria a Torino nel 2003, seguita nel 2005 da quelle di [...] e Parma, G. ha progressivamente esteso la sua attività in numerose città italiane e quindi all’estero (New York, Parigi, Tokyo, Osaka fiori. Nel 2015 il marchio torinese è stato acquisito dalla multinazionale anglo-olandese Unilever, pur permanendo ...
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Ex stabilimento Fiat (1922-82), è un centro multifunzionale sito a Torino (quartiere Nizza Millefonti). Quando Fiat ha spostato la produzione in altri impianti, R. Piano è stato incaricato della ristrutturazione [...] un centro congressi e uno dedicato alle esposizioni (L. Fiere). Negli anni il L. è diventato simbolo riconoscibile della città di Torino, anche grazie alle numerose manifestazioni che vi trovano la loro sede; tra le altre il Salone internazionale del ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] . uccorre però premettere che prima di lui il lavoro a due cilindri era stato tentato, ma non era possibile di versare più di un ramaiolo di vetro , in pratico e definitivo uso, nelle maggiori città dell'estero, prima e immediatamente dopo la guerra ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...