Figlio (n. 382 a. C. circa - m. Ege 336) di Aminta III; negli anni della pubertà fu ostaggio in Tebe dove poté conoscere a fondo gli ordinamenti militari beotici, allora i migliori della Grecia. Nel 359, [...] Faleco, che fu costretto alla resa. F., che era stato riconosciuto arconte perpetuo dai Tessali e aveva ottenuto due voti e dei suoi amici democratici, si irrigidì: ciò valse a due città alleate di Atene, Perinto e Bisanzio, un assedio da parte dei ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] proprio da L. (452), ma pare che la rinuncia di Attila sia stata determinata, oltre che dall'intervento di L., anche da motivi di natura di Genserico nel 455. Quando i predatori lasciarono la città, L. si dedicò a restaurare i monumenti religiosi e ...
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Attore, produttore e regista cinematografico statunitense (n. Concord, California, 1956). Prevalentemente protagonista di ruoli brillanti nel cinema americano degli anni Ottanta, dal decennio successivo [...] una cameriera separatisi quando aveva cinque anni, durante l'infanzia cambiò più volte città al seguito del padre. Dopo aver frequentato la California state university di Sacramento, cominciò a recitare come attore teatrale al Great Lakes Shakespeare ...
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Architetto italiano (n. Isola del Liri 1941). È fra i principali esponenti del neorazionalismo italiano e in particolare della cosiddetta architettura disegnata. Attraverso i suoi scritti e, soprattutto, [...] ha indagato sul rapporto tra progetto e rappresentazione, città e architettura, architettura e paesaggio.
Vita. Dopo -88 presso il Politecnico di Milano). Nel 1994 è stato titolare della cattedra di progettazione architettonica presso l'Università di ...
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Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] e oppressione: da qui, la continua polemica antiborghese, contro le regole e le convenzioni. Al surrealismo, che è stato l'esperienza culturale decisiva di B., si possono ricondurre modi del suo stile, che si basa soprattutto sull'ambivalenza tra ...
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Scrittrice britannica (Eastbourne 1940 - Londra 1992). Cominciò a lavorare come giornalista a Croydon, nel Surrey (1958-61), quindi si trasferì a Bristol, dove si laureò in letteratura inglese medievale. [...] toyshop (1967), sono ambientati in squallidi quartieri di città inglesi popolati da personaggi grotteschi. Avventura, crudeltà and other stories (1979; trad. it. 1984), dal quale è stato tratto il film The company of wolves (1984) di N. Jordan; ...
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Figlio illegittimo (Gubbio 1422 - Ferrara 1482) di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino. Fu una delle più celebri figure del Rinascimento: raffinato mecenate, abile condottiero, si distinse al [...] Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, cui tolse nelle Marche le due città di Senigallia (1462) e di Fano (sett. 1463) e Rimini; a Sisto IV imponeva infine il riconoscimento giuridico del suo stato, ch'egli aveva ormai reso con le armi tre volte più ...
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Mercante e uomo politico (Firenze 1489 - ivi 1538). Fratello di Lorenzo, inizialmente oscillante tra la collaborazione con i Medici e il sostegno al governo repubblicano, fu infine uno dei capi dei fuorusciti [...] , sotto Alessandro de' Medici, alla riforma dello stato, forse nell'intento di favorirne una costituzione oligarchica. Piero, una spedizione per rientrare in Firenze e sollevare la città contro il nuovo duca Cosimo. Fatto prigioniero a Montemurlo ( ...
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Figlio (n. verso il 1320 - m. 1378) di Stefano e di Valentina Doria. Erede di parte dei territori viscontei, ottenuto il vicariato imperiale (1355), godette dell'appoggio anche della monarchia francese [...] 1354), a Galeazzo toccò la zona più occidentale con le città di Como, Novara, Vercelli, Asti, Alba, Alessandria, II. L'appoggio dell'Impero e della monarchia francese diede allo stato visconteo un periodo di pace, che servì a Galeazzo (stabilitosi ...
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Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano [...] al regime fascista, nel 1931 lasciò l'Italia per gli Stati Uniti, di cui prese in seguito la cittadinanza, e dove saggi: Da Dante a Thomas Mann (a cura di G. Vallese, 1958); La città assoluta e altri scritti (a cura di M. Robertazzi, 1962), ecc. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...