L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] in quei sestieri (S. Marco, la parte occidentale diCastello) che videro anche un rafforzamento - in termini relativi venti nobili della Terraferma in quanto deputati delle principali città al di là e al di qua del Mincio e che ad essi non fosse ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] 1866, due giorni prima dell'inizio della visita alla cittàdi Vittorio Emanuele II. La scelta del governo cadde sul giunta municipale. Il collegio di Venezia I comprese i sestieri di S. Marco e diCastello, Venezia II i sestieri di S. Polo, S. ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] con una parte del sestiere diCastello), essendosi distribuita l'attività armatoriale sino alla metà del XIV secolo in diversi punti della città. Su questi aspetti, Maurice Aymard, Strategie di cantiere, nel volume di quest'opera dedicato al Mare ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] Gregorio XII; ma non dimenticò mai la sua città natale e nel 1433, divenuto ormai da due anni pontefice, scelse personalmente il nuovo vescovo diCastello nella persona dell'amico Lorenzo Giustiniani, persuadendolo a lasciare, sia pur riluttante ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella cittàdi Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] degli inquisitori di stato, viene arrestato, con l'accusa di brogli elettorali, e deportato nel castellodi S. Felice tutte le altre nelle cittàdi Terraferma, di solito per spontanea trasformazione di precedenti accademie letterarie, stimolata ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] bellissimo palazo di Rason sopra la loza [...]; driedo di la piaza overo loza è uno castello quadro assà , De origine, situ et magistratibus urbis Venetae, ovvero La cittàdi Venetia, a cura di Angela Caracciolo Aricò, Milano 1980, pp. 97-98.
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] scomuniche erano state fulminate contro la città nel 1308 e nel 1309, durante la guerra con la sede apostolica per il dominio di Ferrara (48). Nel 1310 ventitré ecclesiastici, tra cui un canonico diCastello, furono condannati a pene varie per ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] di Popoli, Maria Cantelmo, per favorire il rientro in cittàdi alcuni esponenti legati alla famiglia Merolini, didi novembre nel castellodi Navelli, si ritrovano alcuni nomi di rilievo della vita cittadina aquilana, quali quello di Antonio di ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] vano il centro-città, si addensavano attorno al Castello, convergendo poi, come un sistema di ideali casematte, a protezione del potere, intorno alle moli di Palazzo Reale e di Palazzo Carignano: in piazza Castello, a pochi passi di distanza l’uno ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] di Francia e, anche qui, per il restauro del castello, il 13 sett. 1495, con i tipi di Bernardino Misinta, pubblicò la versione del De anima di XVII e la Praelectio in Plinium). A Cremona, cittàdi "gran marcheschi", il D., "facetug, facundus, ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...