Storico greco (Alicarnasso tra 490 e 480 a. C. - Atene 424 circa). Fu esule a Samo, poi tornò in patria quando cadde la tirannide, e di lì si recò ad Atene, dove conobbe e ammirò Pericle e fu amico di [...] , ma nel complesso l'epopea nazionale ellenica, per cui i Greci vinsero i Persiani, lo lascia freddo. Il sentimento della superiorità della civiltàgreca sulla barbarica manca in E. talché gli antichi stessi lo chiamarono filobarbaro. È invece chiara ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] del simbolismo di B. si accentua nella sua opera più famosa, Das Mutterrecht (1861), basata su documenti delle civiltàgreca e romana, e successivamente estesa alla considerazione della totalità delle culture (2º ed., 1869). Egli vi sosteneva l ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] sua massima espansione. Letterato, musicista, architetto, esteta raffinato, ammiratore della civiltàgreca, uomo dissoluto, tormentato, egoista, A. presenta una complessa e contrastante personalità; come imperatore giovò molto allo Stato romano per ...
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Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a [...] Esdra, quando il notevole influsso della civiltàgreca e dei costumi ellenistici sulle classi aristocratiche e colte della società giudaica originò il partito dei Sadducei, i quali ritenevano vincolante soltanto la legge scritta e non credevano nella ...
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Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando [...] venne meno a quegli stessi principî di libertà dai quali la civiltàgreca nasceva; l'opera sua fu perciò caduca, anche se è da riconoscere in lui la figura più rappresentativa che ebbero i Greci di Sicilia.
Vita e attività
Figlio (432-367 a. C.) di ...
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Re di Mauretania; figlio di Giuba I, fu allevato da Ottaviano, che verso il 25 a. C. lo fece re di Mauretania; combatté contro i Getuli con l'aiuto di Cornelio Lentulo (6 d. C.). Diede il nome di Caesarea [...] le arti e le lettere. Fu anche scrittore straordinariamente fecondo: sua opera principale furono le ‛Ομοιότητες, enciclopedia delle civiltàgreca e latina. Scrisse anche libri di storia, di arte, di linguistica, di geografia. Delle opere rimangono ...
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Dinastia dei re di Pergamo (3º-2º sec. a. C.); fu fondata da Filetero nel 282 a. C. e si spense con Attalo III che, morendo, lasciò il regno ai Romani (133). Gli A., principi saggi e generosi, resero Pergamo [...] uno dei centri più importanti della cultura ellenistica; prepararono politicamente l'intervento romano in Asia, ma nel tempo stesso contribuirono a introdurre in Roma la civiltàgreca. ...
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La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] invenzione dell'alfabeto da parte dei Fenici e la sua adozione, con l'inserimento delle vocali, da parte della civiltàgreca arcaica, cambiarono radicalmente le condizioni di base che permisero una maggiore diffusione dell'a. rispetto al passato. Il ...
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(gr. Λυδία) Antica regione della Turchia asiatica, nel periodo della sua massima espansione era compresa all’incirca fra il Golfo di Edremit a N e il fiume Küçük Menderes a S. Ha coste articolate sul [...] in Sardi dove sembra che, vinto, si uccise. Nella storia della civiltà la L. ha importanza per essere stata mediatrice tra la civiltàgreca e quelle dell’Asia: la cultura greca si diffuse nella regione e gli stessi sovrani, in particolare Creso, la ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] con il basco e il berbero.
L’arte è variamente influenzata, nei paesi celtici dalla civiltà di Hallstatt e di La Tène, in quelli meridionali dalle civiltàgreca e fenicia. Le manifestazioni artistiche dei paesi meridionali si designano con il nome ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...