SUPERUOMO
Guido Calogero
. Termine corrispondente, tanto nell'etimologia quanto nel significato, al tedesco Übermensch, analogamente reso in francese con Surhomme e in inglese con Superman. Il vocabolo [...] alle tendenze egoistiche di chi desideri trovar pretesti teorici per sottrarsi all'obbligazione, implicita in tutta l'etica e civiltàoccidentale e cristiana, a riconoscere l'altrui umanità come pari alla sua medesima) ha avuto maggiori risonanze in ...
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PELADAN, Joseph, detto Joséphin
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Lione il 28 marzo 1859, morto a Neuilly-sur-Seine il 27 giugno 1918. Suo padre, Adrien, era un cattolico e legittimista ardente, [...] significare che l'arte deve riacquistare il senso dell'ideale, e la Chiesa il senso della bellezza: altrimenti la civiltàoccidentale è condannata a perire.
Opere: Tra i romanzi de La décadence latine, citiamo: Le vice suprême (1884); Curieuse (1885 ...
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TOLSTOJ, Petr Andreevič
Fritz Epstein
Uomo politico russo, nato nel 1645, figlio del voivoda di Černigov; morto il 17 febbraio 1729. Nel fortunoso anno 1682, fautore di Sofia, militò nel partito dei [...] diario di viaggio rivela chiaramente la psicologia di un russo al cento per cento, trasportato d'improvviso nella civiltàoccidentale e obbligato ad adattarvisi. Nel novembre 1701 il T. divenne il primo residente russo a Costantinopoli, dando prova ...
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SCHNEIDER, Reinhold
Alda MANGHI
Scrittore tedesco, nato a Baden-Baden il 13 maggio 1903. Profondamente religioso, è stato durante gli anni del nazismo un rappresentante della cosiddetta emigrazione [...] letzten Tage, 1945, le raccolte di saggi Ehre im Feuer, nella quale sottopone ad una nuova revisione di valori la civiltàoccidentale, e Gedanken des Friedens, dove non si stanca di invitare il suo popolo alla pace dell'anima. Ricordiamo inoltre: Der ...
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NAZIONI, SOCIETÀ DELLE (XXIV, p. 473)
Federico CURATO
Già nel 1938 l'attività della Società delle nazioni era ridotta a un'attività puramente teorica e priva di qualsiasi possibilità d'intervento effettivo. [...] alla guerra non poteva garantire un'equa soluzione e avrebbe unicamente messo in pericolo l'edificio della civiltàoccidentale. Di maggiore importanza era l'attività della Società nel campo tecnico e specialmente in quello sociale e umanitario ...
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TUMLER, Franz
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Gries (Bolzano) il 16 gennaio 1912. Svolse per parecchi anni attività d'insegnante in diverse scuole rurali; durante la seconda guerra mondiale combatté [...] va dal 1939 al 1949 attraverso il destino degli abitanti di un secolare castello, simbolo dei valori della civiltàoccidentale. Legata a problemi attuali è anche l'opera principale dello scrittore, Der Schritt hinüber (1956), narrazione ambientata ...
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KEROUAC, Jack
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato a Lowell, Mass., il 12 marzo 1922. Studiò a Lowell e poi presso la Columbia University, che abbandonò senza laurearsi. Ha esercitato [...] l'esponente più rappresentativo della beat generation. Di questa, della sua particolare ribellione alla realtà stessa della civiltàoccidentale e contemporanea, con modi che sono prima esasperatamente biografici che letterarî, il K. riprende nei suoi ...
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OLSCHKI, Leonardo
Filologo, nato a Verona il 15 luglio 1885. La sua attività d'insegnamento, iniziata nel 1908 a Heidelberg, continuata a Roma dove l'O. fu invitato dall'università per una serie di corsi [...] suoi numerosi scritti sono orientati nel complesso a interpretare spiritualmente la tradizione di cultura e di civiltàoccidentale-romanza, individuandone gli elementi costitutivi e le direttrici di sviluppo, insomma la "struttura". Significativo, in ...
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MALAN, Daniel-François
Uomo politico sudafricano, nato a Riebeeck West (provincia del Capo) il 22 maggio 1874, morto a Città del Capo il 7 febbraio 1959. Docente in teologia all'università di Utrecht [...] status sovrano dell'Unione come membro del Commonwealth, compreso il suo diritto di diventare repubblica; mantenimento della "civiltàoccidentale" sulla base dello sviluppo parallelo delle razze bianca e non bianca. Attuò decisamente la politica di ...
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SLAUERHOFF, Jan Jacob
Adriano H. Luijdjens
Poeta olandese, nato il 15 settembre 1898 a Leeuwarden, morto il 5 ottobre 1936 a Hilversum. È il poeta più notevole che l'Olanda abbia avuto tra le due guerre.
Scontento [...] della vita, disgustato dell'odierna civiltàoccidentale, divenne medico di bordo per poter girare tutti gli oceani, alla ricerca di avventure.
Le sue migliori opere poetiche: Archipel, 1923; Clair-Obscur, 1927; Oost-Azië (Asia Orientale, 1928); ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...