Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] Più tardi si diffonde nelle M. la civiltà appenninica (➔ appenninico), che vi ha lasciato ricchissime Durante l’età del Ferro si sviluppa nelle M. la cultura picena (➔ Piceno). Essa si conosce soprattutto dalle numerose necropoli a inumazione, tra ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] situle"; il IV mostra un certo declino, corrisponde alla civiltà del ferro della Bologna gallica e dura fino alla col segno S-79???, probabile semplificazione di un ◫ coricato di forma picena e usato col valore dí h in determinate sedi; p. es. ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] 1185); carta fabrianese (1186); ritmo bellunese (1193-1196); carta picena (1193); ritmo laurenziano (fine XII - inizi XIII sec.); preponderante contesto latino. Solo con l’avvento della civiltà comunale e l’intensificarsi della cultura urbana l’ ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] un imbarbarimento, di una caduta, e collegata alla crisi della civiltà classica.
In Biondo Flavio, ma anche in Guarino Veronese, in massima parte a cavallo dei due secoli: la Carta picena nel 1878, la Formula di confessione umbra nel 1880, la ...
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