ASTUTI, Guido
Mario Caravale
Nacque a Torino da Pietro e da Emilia Porta il 15 sett. 1910. Studiò diritto nella facoltà giuridica torinese, dove le lezioni di Luigi Einaudi e di Francesco Ruffini lo [...] napoleonico deve considerarsi non già come prodotto di un particolare momento storico, frutto degli interessi di una singola classesociale giunta al potere, bensì come punto di arrivo di una tradizione giuridica secolare, poiché si sostanziava di ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] 'autore.
L'attività politica del C. fu sempre tesa ad un'intransigente difesa dei diritti della classesociale cui apparteneva. L'autorità dell'aristocrazia magnatizia, praticamente annullata dagli Ordinamenti di giustizia del 1293 e sostanzialmente ...
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polizia
Giovanni Bianconi
Margherita Zizi
Una istituzione al servizio dell’ordine pubblico
La polizia è uno strumento del potere esecutivo, legittimato a usare la forza. Ha il compito di assicurare [...] di conservare l’ordine pubblico, la sicurezza e la pace sociale è presente nella stessa definizione del termine che ne danno le funzioni di polizia erano affidate generalmente a una classe guerriera, come furono per esempio in Giappone i samurai ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] fonti greche, la storiografia ha peraltro precisato che il termine non risulta mai corrispondere a una specifica 'classe' sociale nel senso definito dalla storiografia materialista (v. Finley, 1977; tr. it., pp. 117 ss.): una precisazione, questa ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] anticoncezionale), in che modo sia plasmato dai gruppi di interesse, oppure ancora in che modo la classesociale, la razza e la condizione sociale influenzino la produzione e l'applicazione delle norme, ecc. Sebbene esistano centinaia di studi su ...
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Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] , I. (a cura di), Matriarcato e potere delle donne, Milano 1978.
Marshall, T. H., Citizenship and socialclass, Cambridge 1950 (tr. it.: Cittadinanza e classesociale, Torino 1976).
Mead, M., Male and female, New York 1949 (tr. it.: Maschio e femmina ...
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Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] confuciana, all’Africa subsahariana e, ovviamente, al mondo islamico.
T.H. Marshall (Class, citizenship and social development, 1964; trad. it. Cittadinanza e classesociale, 1976), come è ben noto, ha ricostruito a grandi linee la genesi storica ...
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Eguaglianza
Norberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Eguaglianza
sommario: 1. Eguaglianza e libertà. 2. Eguaglianza e giustizia. 3. Le situazioni di giustizia. 4. I criteri di giustizia. 5. La regola di giustizia. [...] tra gli uomini: la razza o più in generale l'appartenenza a un gruppo etnico o nazionale, il sesso e la classesociale.
Dopo la tragedia del razzismo hitleriano e quasi a riscatto delle nefandezze da esso compiute, l'opinione pubblica mondiale si è ...
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Conciliazione e mediazione
Bryant G. Garth
Conciliazione e mediazione: definizione
Conciliazione e mediazione sono entrambe un modo di risoluzione delle controversie avente lo scopo di indurre le parti [...] , ma quando esiste esso tende a essere usato nei conflitti tra classisociali per la punizione dei nemici di classe; mentre nei conflitti all'interno di una medesima classesociale vengono preferite le misure educative [anziché quelle repressive]". È ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] quando si tratta di decidere sulla fine della vita? Alcuni sostengono che né il credo religioso, né la classesociale determinino differenze significative nel desiderio del paziente riguardo al quando e come morire (Searle e Addington-Hall, 1994 ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...