L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] dagli atti a metà del decennio 320-330, resta poco chiaro se per abolizione o per un più 98 C. Lepelley, Fine dell’ordine equestre: Le tappe dell’unificazione della classe dirigente romana nel IV secolo, in Società romana e impero tardoantico, a cura ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] con le parti dell'anima - i rapporti tra le varie classi che compongono la società, le diverse forme di governo, i loro di frattura per quanto riguarda l'impostazione epistemologica. Del resto la nascita delle scienze sociali è stata preparata, nel ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] I che aveva a sua volta offerto sè stesso come mediatore, restando così mortificato dal veder preferito il papa a lui. La spostarlo cioè dal piano della polemica contro il liberalismo delle classi dirigenti a quello dell’offerta ad esse di una ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] Simmaco, composta tra il 374 e il 375, di cui restano solo cinque epigrammi in una lettera al figlio, ma la cui Lepelley, Fine dell’ordine equestre: le tappe dell’unificazione della classe dirigente romana nel IV secolo, in Società romana e Impero ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] a mano che avanzano le demitizzazioni degli anni Sessanta, le devozioni diventano quasi imbarazzanti per le classi colte e per i giovani, che del resto escono dalla ribalta pubblica. Esse fanno quindi meno notizia, anche se sopravvivono poi del tutto ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] stabilì sull’Esquilino81.
Si tratta di due edifici di cui non è restata traccia e dei quali neppure la precisa posizione si è potuta finora stabilire di nuove mode dell’abitare, soprattutto per le classi aristocratiche. È noto che nel tessuto urbano ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] essere poesia e nei nostri, anche più umili, che restano sentinelle perdute, dovesse spegnersi la luce dell’idea e . 53.
27 L. Sturzo, Sintesi sociali. Le organizzazioni di classe e le Unioni professionali: scritti pubblicati su «La cultura sociale», ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] sindacal-rivoluzionaria, molto vistosi nelle Camere del lavoro, restano sino a tutto il periodo bellico, e precisamente sino sotto la guida e il controllo dell'unico soggetto politico della classe, che è il partito. In base a questa ideologia, ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] 2.242.000 nel 1920, a 2.866.000 nel 1922 - quando ad esempio resteranno inutilizzate in disarmo 800.000 t -, a 3.034.000 nel 1923. E ciò 265-304. Per l'organizz. e le vicende delle classi lavoratrici, si vedano G. Piemontese, Il movimento operaio a ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] potere politico e persino, più in generale, osteggiati dal resto della più ampia società in cui si trova ad di monopolio direttamente dallo Stato. I mercanti, disprezzati dalla classe dirigente, esplicitamente confinati ad un rango inferiore e privi ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto nel dividendo: q....
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...