COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] (1928), pp. 265-304; A. Torre, P. C., in Convegno di studi su Dionigi Strocchi, Faenza 1962, pp. 191 ss.; V. Brocchi, La scuola classico-romagnola: P. C., in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, s. 7, t. IX (1897-98), pt. I, pp. 967 ...
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LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] si era dedicato con passione sin dall'adolescenza.
Il bagaglio culturale del L., formatosi su un'attenta lettura dei classici, si ampliò in seguito con l'apprendimento delle lingue straniere. A disagio nel chiuso ambiente dell'alta borghesia veronese ...
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futurismo
Stella Bottai
La bellezza della velocità e del progresso
Auto da corsa, potenti aerei, città illuminate: sono i simboli della vita moderna esaltati dai futuristi italiani all'inizio del 20° [...] della Vittoria di Samotracia, una celebre statua greca che rappresenta una donna alata, simbolo della vittoria: al mito del classicismo si oppone il mito della modernità.
Ricostruiamo il mondo
I futuristi amano far parlare di loro attraverso la ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] repulsa. Nel teatro, forte tempra di drammaturgo rivelano P. Hacks e H. Müller, che dà il meglio di sé demistificando miti classici nel nome di una dicotomia barbarie-progresso. T. Dorst è fermo nel suo credo anti-brechtiano. Da ultimo si segnala un ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] caso, infatti, il Niccoli apre il suo discorso con la lode incondizionata dei filosofi, dei poeti, dei grammatici e dei retori classici, e con la conseguente contrapposizione tra l'età antica, madre di tutte le scienze veramente umane e nobili, e la ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] Chiarini e di O. Targioni Tozzetti aveva fortificato le sue idee con una "cresima leopardiana e giordaniana". "Ma un classico, come s'intendeva allora - sono ancora parole del Carducci - doveva essere anche moderato, molto moderato, in politica; e in ...
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PELOSINI, Narciso Feliciano
Rossana Dedola
– Ultimo di cinque fratelli e sorelle, tre dei quali morirono in giovane età, nacque a Fornacette (Pisa) il 9 giugno 1823 da Giuseppe e da Maddalena Franchi. [...] Raffaello Fornaciari, Giuseppe Chiarini, Ottaviano Targioni-Tozzetti, Isidoro Del Lungo. Proprio Tribolati contribuì alla sua conversione al classicismo e al purismo che lo portò a rinnegare il suo primo libro e gli fece conoscere Giosue Carducci che ...
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Saggista, drammaturgo e uomo politico (Milston, Wiltshire, 1672 - Londra 1719). La sua personalità di moralista, psicologo e umorista si espresse pienamente nelle pagine dello Spectator, e nei suoi saggi [...] a tipi assurti a espressione caratteristica del loro tempo.
Vita
Studiò e poi insegnò a Oxford, ove si segnalò come classicista e con le sue poesie latine attrasse l'attenzione di J. Dryden. Viaggiò (1699-1703) sul continente. Accostandosi ai whigs ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] lo Scalvini: quando gli si domandi una pura offerta di poesia, egli non potrà compiutamente appagare. In tal senso è un classicista di maniera foscoliana, anche se in lui non c'è più residuo alcuno di retorica civile. C'è si molta eloquenza, che ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] dell'Umanesimo italiano (al quale sono consacrati i suoi primi libri) e sul puntuale commento dei maggiori dei nostri classici della narrativa (da Boccaccio a Straparola, da Verga a Pirandello), dei quali ha pubblicato pregevoli edizioni.
Nato - nel ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.