Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] »67, è, a questo punto, un’affermazione comprensibile, ma in qualche modo azzardata. È vero che i riti celebrati dal clero tendono a dare «la coscienza di un grande mistero accompagnata dalla volontà di adorazione»68. La partecipazione popolare non è ...
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PESSOLANI, Giuseppe Maria
Carmine Pinto
– Nacque ad Atena (Salerno) il 27 febbraio 1807 da Saverio Arcangelo e da Serafina De Stefano.
La sua famiglia era formata da piccoli proprietari, professionisti [...] ed esponenti del basso clero, spesso impegnati nei conflitti che nel Regno di Napoli opponevano le comunità locali ai feudatari attraverso aspre contese politiche e giudiziarie (il nonno Nicola ne fu protagonista alla fine del Settecento, mentre il ...
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Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] dell'ordine dei Templari. Il contrasto col papa si originò con la decisione del re di percepire le imposte anche dal clero: a questa decisione Bonifacio VIII rispose con la bolla Clericis laicos (1296) con cui comminava la scomunica ai laici che ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] Reparato seguiva il "cursus honorum" civile, diventando prefetto di Roma nel 527 sotto il regno di Atalarico, V. entrò nel clero di Roma, dove era diacono nel 530, durante il pontificato di Bonifacio. È noto che Bonifacio, al quale vengono attribuite ...
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regalismo e antiregalismo
Si intende col termine regalismo la dottrina o l’insieme di dottrine che sostengono le pretese assolutiste dei re (➔ ) e il diritto di un monarca a esercitare autorità giuridica [...] e teologica sul clero nazionale. Il regalismo è così anche legato al , che afferma la potestà dello Stato nei rapporti con la Chiesa, ma se ne distingue per una più accentuata volontà di intervento nella vita interna delle Chiese nazionali. Il ...
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SILVERIO, santo
Claire Sotinel
Figlio di papa Ormisda, S. nacque a Frosinone. Alla morte del padre, nel 523, ne compose l'epitaffio, oggi perduto, che celebrava la ricomposizione dello scisma fra gli [...] Non è noto se all'epoca S. fosse già entrato nel clero, poiché sull'iscrizione non porta alcun titolo, ma quando giunse la difesa gota. Radunò il popolo, il Senato e il clero, rivolgendosi in particolare a S., rievocò il regno di Teoderico ...
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Rivoluzionario (n. 1752 - m. Bicêtre, Parigi, 1794). Curato a Parigi, aderì entusiasticamente alla Rivoluzione; colpito da interdetto per aver partecipato alle rivolte antifeudali dei contadini (apr. 1790), [...] fu reintegrato nel sacerdozio quando prestò giuramento alla costituzione civile del clero. Membro del Club dei Cordiglieri, il 10 ag. 1792 partecipò alla insurrezione della Comune di Parigi, entrando nel consiglio generale; con J. Varlet guidò il ...
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Figlia (Valenciennes 1202 - Lilla 1280) di Baldovino IX conte di Fiandra e di Hainaut, imperatore latino di Costantinopoli, nel 1212 sposò Bouchard d'Avesnes, ma il suo matrimonio fu annullato (1216) dal [...] papa (avendo il marito appartenuto al clero) per intervento della sorella Giovanna contessa di Fiandra e di Hainaut. Risposata a Guglielmo di Dampierre (1223), si adoperò per escludere dai diritti di eventuale successione i proprî figli di primo ...
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Figlio (m. Gerticos, Valladolid, 672) di Chindasvindo; fu associato al trono dal padre nel 649. Rimase re anche dopo la morte del padre (653), benché l'VIII Concilio di Toledo stabilisse che l'elezione [...] dei re era riservata al clero e ai nobili. Favorì la fusione del suo popolo coi Romani stabilendo una legislazione comune col Liber iudiciorum, valido per i due popoli (654), e stabilendo così il principio della territorialità del diritto. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] tutto conforme allo spirito per cui Carlo era poeticamente visto come rex et sacerdos, arma pontificum, spes et defensio cleri, grazie al quale «pontifices iura sacrata tenent». E perciò questa storiografia è sempre intimamente teologica, cioè tesa a ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...