Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] idee di regime quelle aggregazioni insediative che meno potevano essere sospettate di manipolazione politica esterna o di clientelismo nazionalistico.
Soltanto con questa serie di considerazioni è possibile spiegare, a mio avviso, almeno il primo ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] -istituzionali della Repubblica, consolidati attraverso i secoli, avevano dato forma a intricate pratiche non scritte di patronato, clientelismo e dipendenza a cui era vincolata praticamente l’economia di tutte le famiglie patrizie, tranne le più ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] della cancelleria con persone a lui devote, in quasi tutti i posti e gradi. In tal modo spezzava tutte le antiche clientele, e preparava naturalmente la propria.
Così dunque, nell'aprile del 1295, egli dava inizio a una prodigiosa attività di governo ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] della Cancelleria con persone a lui devote, in quasi tutti i posti e gradi. In tal modo spezzava tutte le antiche clientele, e preparava naturalmente la propria.
Così dunque, nell'aprile del 1295, egli dava inizio a una prodigiosa attività di governo ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] e direzione dello Stato (1876-1878), Napoli 1979; R. Romanelli, L'Italia liberale (1861-1900), Bologna 1979; L. Graziano, Clientelismo e sistema politico. Il caso dell'Italia, Milano 1980; A. Capone, Destra e Sinistra da Cavour a Crispi, Torino 1981 ...
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Il sistema degli enti locali
Luigi Bobbio
Il sistema italiano delle autonomie locali può apparire dotato di una notevole stabilità. Nell’attuale maglia dei comuni e delle province (finché resisteranno), [...] costi spropositati della classe politica in rapporto ai servizi che essa è in grado di offrire al Paese. ‘Costi’, ‘sprechi’, ‘clientele’ e ‘privilegi’ sono le parole chiave di Salvi e Villone. ‘Casta’ è l’efficacissimo marchio con cui Rizzo e Stella ...
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La tutela del patrimonio culturale tra Stato e regioni
Donata Levi
Denise La Monica
«Era come se fosse stato inaugurato un altro sistema solare. Una grande speranza che ci teneva desti, ci faceva aver [...] contrasto fra leggi molto avanzate e la concreta attività di tutela che, mentre faceva i conti con il clientelismo, la speculazione e gli sprechi, si mostrava del tutto inadeguata: solo sporadici interventi positivi, innovazioni rimaste sulla carta ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] , con i frutti dell'agiatezza ormai raggiunta, perde gran parte del suo valore traslocando a Roma deve rinunciare alla buona clientela che si era conquistato in Toscana. Forse ancora più grave è in quegli anni la sua situazione familiare per il ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] implicare che tutta la sfera delle relazioni sociali debba essere ‘fredda’ e che ci sia più rischio di mafia o di clientelismo in queste modalità che in altre. Ma i fenomeni che vengono descritti da Bravo non sono fenomeni che si danno per mediazioni ...
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Geografia dei processi di secolarizzazione
Roberto Cartocci
Valerio Vanelli
Dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi la società italiana ha subito radicali trasformazioni in tutti i suoi aspetti [...] stata accurata nell’identificare i punti deboli del contesto meridionale: inadeguatezza e corruzione della classe politica, clientelismo che mortifica il merito e dissipa risorse finanziarie senza creare beni pubblici, assenza di senso civico dovuta ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...