PAPPALARDO, Salvatore
Sergio Tanzarella
– Nacque a Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, il 23 settembre 1918 da genitori originari di Zafferana Etnea, Alfio, maresciallo dell’Arma dei carabinieri, [...] dieci anni di episcopato: «La mafia è pretesa di fare a meno della legge e di poterla impunemente violare; è clientelismo e favoritismo insieme; è sentirsi sicuri perché protetti da un amico o da un gruppo di persone che contano. Simili atteggiamenti ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...]
Coinvolto nella secentesca crisi di dignità della funzione del letterato borghese, il C. sperimentò le delusioni del clientelismo (in particolare presso il viceré conte di Lemos) non senza la consapevolezza politica delle deleterie conseguenze della ...
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MIRAGLIA, Nicola
Laura Ciullo
Nicola De Ianni
MIRAGLIA, Nicola. – Nacque il 3 sett. 1835 a Lauria (presso Potenza), da Egidio, medico, e da Emanuela Crecca.
Molto presto si trasferì a Napoli, dove [...] era emerso che le perdite effettive del Banco superavano l’intero patrimonio. A ciò si aggiungeva, favorito dall’imperante clientelismo, un diffusissimo malcostume che regnava da lungo tempo fra gran parte del ceto impiegatizio dell’Istituto e che ...
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DEL BALZO, Carlo
Maria Paola Saci
Nato a San Martino Valle Caudina (Avellino) il 31 marzo 1853, da Francesco e da Marianna Finelli, studiò a Napoli nel collegio di S. Carlo, tenuto dai padri scolopi, [...] anniversario della morte di F. Cavallotti, ucciso in duello il 5 marzo 1898; i Discorsi popolari (Napoli 1903) e Le clientele locali (ibid. 1904). In campo letterario sono ancora da segnalare i volumi che raccolgono Poesie di mille autori intorno a ...
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FILOSA, Luigi
Fulvio Mazza
Nato a Cosenza il 17 apr. 1897 da Pietro e da Giuseppina Misasi, in una famiglia della media borghesia urbana, si formò nell'ambiente liberal-progressista del locale liceo [...] L. F.: un fascista antifascista, in Incontri meridionali, s. 3, VIII (1988), pp. 135-160; A. Costabile, Democrazia, qualunquismo, clientelismo, Cosenza, 1943-1948, Cosenza 1989, pp. 116 s., 271; F. Cozzetto, La città contemporanea, in Cosenza, storia ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] abusi, lo misero in contrasto col ministro della Guerra, Vincenzo Ruffo principe della Scaletta, accusato di debolezza e clientelismo, che nel giugno del '30 fu sostituito dal generale Giovan Battista Fardella di Torrearsa. Intanto l'efficienza dell ...
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TURIELLO, Pasquale
Giovanni Montroni
– Nacque a Napoli il 3 gennaio 1836 da Giuseppe e da Carmela Schioppa.
La sua famiglia, di origine lucana, si era trasferita a Napoli nell’ultimo quarantennio del [...] Sinistra storica il punto centrale del lavoro, Turiello colse con acutezza i gangli di un sistema che partiva dal clientelismo per arrivare allo svuotamento del Parlamento per la pratica consociativa con cui venivano prese le decisioni. Sul malaffare ...
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CESANA, Luigi
Alessandra Cimmino
Nacque a Milano l'11 apr. 1851 da Giuseppe Augusto e Giulia Ghiotti.
Il padre apparteneva alla media borghesia milanese e, in un primo tempo impiegato all'Intendenza [...] , potenzialmente favorevole ad un ravvicinamento alla Francia, contro le spese militari, la corruzione e il clientelismo del Parlamento; contro lo stato d'assedio, moderatamente anticlericale, favorevole all'espansione commerciale, ma contraria ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] sue cose potrete vedere" (24 genn. 1538). Ed intuì inoltre che la maniera bernesca potesse favorire una sorta di clientelismo culturale non diverso da quello procacciato dalla letteratura di ispirazione elevata, secondo il giudizio che su tale stile ...
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FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] a subire la violenza delle prime squadre fasciste, in una battaglia ch'ebbe in Basilicata particolare drammaticità fra clientelismo, squadrismo, ecc. (come attestano anche le lettere di B. Croce, allora ministro della Pubblica Istruzione, a Giovanni ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...