FOLCHI, Giacomo
Giulia Crespi
Nacque a Roma il 25 dic. 1789 da Salvatore, commerciante, e da Agnese Meli. Pur orientandosi verso la medicina (nel luglio 1811, infatti, si laureò in tale disciplina e [...] , bonificato solo in parte, si aggiungeva il rischio della diffusione del colera.
Il 20 luglio 1834, in un clima ormai di emergenza dovuta all'intensificazione dell'epidemia nella fascia costiera meridionale, fu emanato l'editto istitutivo della ...
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Anatomia
Ognuna delle 24 ossa (12 per lato), che con lo sterno e la porzione dorsale della colonna vertebrale formano la gabbia toracica (fig. 1A). Le c., di forma allungata, piatta e incurvata, si articolano [...] con la forma della linea di costa), oceanografici (moto ondoso, maree, correnti marine), geografico-fisici (ghiacciai, vento, fiumi, clima) e biologici. Un ultimo fattore molto importante è dato dalla variazione del livello del mare, che ha svolto un ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624; III, 11, p. 514)
Gian Carlo Reda
La p. in questi ultimi vent'anni ha presentato un notevole sviluppo, legato soprattutto ai progressi della psicofarmacologia, [...] un sistema ospedaliero assistenziale rigidamente gerarchico e conseguente possibilità per i malati di gestire la propria degenza in un clima sociale dove ogni persona possa esprimersi, gestire la propria malattia e i propri spazi liberi, dove possa ...
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TRASMISSIONE SESSUALE, Malattie a
Maurizio Rotoli
(v. veneree, malattie, XXXV, p. 46; App. II, II, p. 1095; III, II, p. 1074; IV, III, p. 802)
Le malattie contratte mediante rapporti sessuali, un tempo [...] il linfogranuloma venereo, il granuloma inguinale costituiscono un reperto sporadico nei paesi a clima temperato: sono invece diffusi endemicamente nei paesi a clima tropicale.
I dati statistici sulle MST concernenti l'Italia sono poco affidabili per ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] ), assunta come quella originaria perché fornita del cranio "più fine e aggraziato", siano col tempo derivate, per i cambiamenti del clima, dell'alimentazione e delle forme di vita, da un lato l'americana e quindi la mongolica, dall'altro la malese e ...
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Aria
Guido Barone e Red.
Per aria si intende la miscela di gas che costituiscono l'atmosfera terrestre, in particolare nei suoi strati inferiori. Essa è formata prevalentemente da azoto e argon, elementi [...] gas, assieme al vapore d'acqua, intrappolano le radiazioni infrarosse emesse dal pianeta, provocando il cosiddetto effetto serra (v. clima).
La distanza ottimale dal Sole e l'effetto serra avrebbero consentito quindi la formazione di un oceano caldo ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] morale degli adepti. Evidentemente l'isteria è divenuta un problema sociale. Come tale compare nel 19° secolo, in pieno clima positivista, quando a Morzine, piccolo centro della Savoia, scoppia una epidemia di convulsioni che dura dal 1857 al 1873 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Battista Morgagni
Oreste Trabucco
Giovanni Battista Morgagni è certo l’erede più rappresentativo del lascito costituito dalla grande anatomofisiologia italiana seicentesca, che ha il suo apice [...] dal supplire egli al maestro Valsalva nell’anatomia pubblica del 1706, presentandosi una repentina successione.
In questo clima rovente, Morgagni fece stampare a Bologna il primo volume dei suoi Adversaria anatomica, frutto del vasto e intenso ...
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ILVENTO, Arcangelo
Mario Crespi
Nacque a Grassano, in Basilicata, il 14 nov. 1877 da Andrea e Felicetta Lerosa. S'iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università di Napoli, ove fu [...] comunque gli altri interessanti problemi della sua specialità: si ricordino qui ancora alcuni studi di interesse coloniale (Clima meteorico e clima sociale nell'Abissinia, in Difesa sociale, XIV [1935], pp. 605-608; Il mistero della febbre gialla ...
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Branca della medicina interna che ha per oggetto lo studio e la cura delle malattie reumatiche, cioè un gruppo di affezioni o manifestazioni morbose, acute, subacute e croniche, primitive o secondarie, [...] i 15 anni); è più frequente nei mesi freddi e umidi; è assai diffusa, specialmente nelle zone a clima temperato. Lesioni istologiche caratteristiche sono: a) la degenerazione fibrinoide della sostanza fondamentale del connettivo, soprattutto a carico ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.