CAVALLERINI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Modena da famiglia di antica tradizione cittadina che aveva dato nel corso dei secoli amministratori e diplomatici al Comune: il padre Giacomo aveva ricoperto [...] Virgilio, gli elegiaci e i più pittoreschi scrittori della decadenza. Semmai tale compromesso poteva essere più accetto in clima arcadico che non in atmosfera di imperante aristotelismo, e in effetti le uniche punte positive della fortuna critica ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] a troppi: donde il distacco, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, dei raffinati, anche per il clima ormai decadentistico. n Della sua operosità di erudito restano, tra le cose più notevoli, le ediz. delle poesie volgari del Poliziano ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] Ph.K. Dick (1956) è tratto Minority report (2002) di S. Spielberg, dove un certo affollamento di effetti visivi è funzionale al clima di angoscia che pervade una società in cui il controllo sugli individui è totale e investe la possibilità stessa del ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] scissione radicale, oppure di trovare in esso, nelle sue pieghe, un paradossale rifugio. Il secolo nasce, apparentemente, in un clima di fervida fiducia nella letteratura e nella sua capacità di incidere sul mondo e cioè diventare mondo. Balzac aveva ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] della asettica compostezza dell'Isotteo e disegnare un clima di vaporoso romanticismo. Ma il substrato mitologico la vita oltre che l'opera dannunziana dell'ultimo periodo. Notturno il clima di Le faville del maglio, raccolte nel 1924 e poi nel 1928 ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] , e perché non si può segnare un limite ai prodigi che un temperamento di intensa vitalità sa operare anche in un clima avverso. Qualunque ne sia il motivo, nessun temperamento di tal sorta fece la sua apparizione nell'Italia letterata del '600; e ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] Volta e di Linneo, e di tutti quelli che seguono i loro esempi immortali; è la nazione delle intelligenze, che abita tutti i climi e parla tutte le lingue . . . Ogni idea vera e buona, da qualunque paese, da qualunque lingua ci arrivi, sia nostra, e ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] e manoscritti. Un'erudizione onnivora agita una frotta di pedanti non privi di scatti umorali ed estrosi. In questo clima il C. si immerge senza risparmio; al medico bilioso e attaccabrighe s'aggiunge l'erudito accanito ed incontinente Purtroppo ...
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BENEDETTI, Giulio (Arrigo come nome d'arte dal 1933)
Renato Bertacchini
Nacque a Lucca il 10 giugno 1910, da Luigi, rappresentante di commercio e Linda Agatoni; la madre, donna forte e volitiva, contava [...] critica, spiegata dallo stesso B.: benché avesse maturato lentamente,le sue idee, aveva cercato di non "mescolarsi nel clima soffocante del fascismo" e, avendo "un grande rispetto per la narrativa", rifiutò "quand'era all'università di concorrere ...
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DEL RE, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Turi, in Terra di Bari, il 2 genn. 1806 da Francesco Paolo e da Maria Componibile.
In un passato non lontano molti membri della famiglia paterna, originaria [...] ), largamente tributaria sul piano documentario dei Rerum Italicarum Scriptores del Muratori.
A quell'epoca il D., insofferente di un clima sempre più oppressivo e seguendo il solco di una tradizione avita che si era risaldata quando una sua sorella ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.