Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] un linguaggio, quello della p., in costante debito di identità sociale.
Dagli anni Novanta a oggi, pur operando in un clima di scarso o insufficiente riconoscimento, la p. non ha disertato le richieste di un presente quanto mai difficile da decifrare ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] futurismo e Marinetti, mentre un poco appannata sembra la fortuna dei crepuscolari e dei rondisti, oscuratasi nel polemico clima successivo alla resistenza. Per la stessa rilevanza non provinciale si studiano con rinnovato impegno Svevo, specie con ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] , un po' troppo svelte, di Amore lontano. Il romanzo della parola attraverso i secoli (2005).
Non vuole uscire dal clima storico novecentesco C. Magris (n. 1939), esponente di una tradizione 'mitteleuropea' da lui stesso ricostruita in saggi critici ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] -Silvio, Corisca-Mirtillo) colle relative peripezie, tutte annodate e risolte con ammirevole abilità, ci riporta in prevalenza a un clima comico, nel quale gli elementi tragici si attenuano e, a volte, si disciolgono. Chi ha detto che il Pastor ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] è unico, considerato che nessun’altra dinastia ne ha seguito l’esempio così sistematicamente. Probabilmente ciò si deve al clima tutto particolare percepito dalla cultura di corte, che, a seguito delle conquiste normanne e turche, avverte il bisogno ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] e per la propria appartenenza territoriale e politica: violenta, pur se espressione di un antipapismo sostanzialmente integrato nel clima ufficiale della Venezia secentesca, è nel libro III la condanna della Roma papale.
L'impegno in campo narrativo ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Mantova il 19 genn. 1460 e dopo un breve soggiorno a Venezia (29 gennaio-1° febbraio) viaggiò rapidamente nonostante il clima rigido, spesso su slitte, passando per Bressanone (13 febbraio), Sterzing (16 febbraio) e Augsburg (23-24 febbraio), sino a ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] imputare in parte il ritardo con cui Bacchelli approdò trentaseienne al romanzo (ne scrisse comunque ventitré) all’avverso clima idealistico e rondista di quegli anni, oltre che a pregiudiziali culturali e moralistiche in cui pure si riconosceva ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] filosofiche, sociologiche e specialmente economiche, anche se tante rientrano (come per esempio lo studio dell'influsso del clima sulle civiltà) nello spirito corrente della storiografia contemporanea. Ma il D. è sempre osservatore attentissimol e ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] di Piero da Morrone, osservanti la regola di s. Benedetto. Più genericamente occorre inserire lo scrittore in un "clima di bilinguismo e concorrenza culturale" (Contini) fra latino e volgare. Per esempio, egli applica alla poesia religiosa volgare ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.