Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] → lo devo scrivere
(58) sto scrivendolo → lo sto scrivendo
In alcuni casi, se l’ausiliare regge due forme indefinite, il pronome clitico può risalire due volte:
(59) Ora coi piatti è un traffico, li devo andare a prendere in cucina (Ginzburg 1961: 78 ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ); l’uso di gli come unico pronome dativo di terza persona, anche per il plurale e per il femminile; la fissazione del clitico ci sul verbo avere con significato di possesso (ci ho un gatto) e sul verbo entrare con significato di «essere pertinente ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] nel suo insieme ad acquistare un valore anaforico, nell’es. (9) l’elemento anaforico propriamente detto è costituito dal clitico lo: il cosiddetto lo coesivo, che – anaforicamente o cataforicamente – può riassumere un intero enunciato o un’intera ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] fa è una vecchia conoscenza [= l’amico con cui stavo parlando]
In alcuni casi il che polivalente si accompagna a un pronome clitico che sostituisce l’elemento relativizzato:
(13) è una cosa che l’ha detta il ministro [= è una cosa che ha detto il ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] opportuno non confondere; tra tutte hanno rilevanza e alta frequenza d’uso due:
(a) la distinzione tra né congiunzione e ne pronome clitico: non verranno né Lucia né Renzo; buono questo caffè: ne hai altro?; né io né te ne sappiamo abbastanza;
(b) la ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] posizione pretonica, e perciò fonologicamente debole, che determina la condizione talvolta definita di cliticizzazione fonologica. Un clitico fonologico è una parola atona che, pur non mostrando necessariamente le caratteristiche morfosintattiche dei ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] i più antichi documenti in volgare, la resa di l palatale in nol «non gli (a loro)» e serviateli (con clitico in funzione di dativo); innovativo infine anche il digramma ‹cq› (altrimenti sempre ‹q›) per rappresentare il rafforzamento fonosintattico ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] tutte le sillabe chiuse, peraltro, esibiscono l’allofono aperto: per es., si ha /e/ nella vocale accentata degli infiniti troncati davanti a clitico (ved[e]rlo) o davanti a /gː/ (l[e]ggo). Viceversa, in sillaba aperta in iato si trova [ɛ] (cfr. n[ɛ ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] (2001), La frase relativa, in Renzi, Salvi & Cardinaletti 2001, vol. 1º, pp. 457-517.
Cordin, Patrizia (2001), Il clitico ne, in Renzi, Salvi & Cardinaletti 2001, vol. 1º, pp. 647-655.
Cortelazzo, Michele A. (1994), Il parlato giovanile ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] o parlàvano, pronunce popolari di tipo pàrleno / pàrlono oppure parlàveno / parlàvono. Nella formazione di voci verbali con clitico (➔ clitici), le finali, già interessate da apocope, danno in modo sistematico esempi come volerlo, farsi, andarci, ecc ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...