Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] ’editore (com’egli è / come gli è). In questa fase i pronomi atoni non hanno ancora assunto tutte le proprietà dei clitici, per es., la non separabilità dal verbo: e vuolsi che la non abbia cotesto dispiacere (Novella del grasso legnaiuolo 1990: 615 ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] iniziale di parola seguita da consonante appartenente alla stessa sillaba (lo ’nvito, padron ’Ntoni, ma anche l’articolo scritto come clitico ’l). Tra gli usi secondari c’è quello di indicatore della soppressione delle prime cifre di un anno (il ’48 ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] dimostra la stessa conclusione: immagina tu che la terra è rotonda»).
Spesso l’interlocutore generico è segnalato dal clitico di seconda persona singolare (➔ dativo etico):
(5) Che ti fanno i bergamaschi? Spediscono a Venezia Lorenzo Torre, un ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] è lo sviluppo, accanto alla serie delle forme soggetto toniche, di una serie di forme atone di uso obbligatorio o facoltativo (clitici soggetto): ven. mi a vago via, ti te parli sempre, lu el vien doman. Nel Centro-Sud, per il pronome soggetto ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] ’ questo a lui»), attestate nello standard e in numerosi dialetti (cfr. Maiden 2000). Le varianti [ʎe], [ʧe] sono clitici esistenti che vengono selezionati in luogo della forma non dissimilata [le].
Sarebbe da attribuire a questa sorta di propensione ...
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Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] gliele / gliene (e ‹glio› nel rarissimo gliommero, componimento e metro poetico di origine napoletana).
L’articolo e pronome personale clitico gli si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che comincia per ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] che venga anche Gianni → bisogna che viene anche Gianni
Analogamente, il sistema di caso può perdere alcune forme: in particolare, tra i clitici le forme dative possono essere ridotte alla sola forma ci:
(29) gli parlo io (a Gianni) / le parlo io (a ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] ., preposizione);
(c) adposizione > marca di caso;
(d) adposizione > congiunzione subordinante;
(e) pronome personale > clitico > affisso di accordo verbale;
(f) dimostrativo o articolo > congiunzione subordinante;
(g) numerale uno > ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] 1988: 131), cioè da eventuali preposizioni (come nell’es. 3), e viene quindi obbligatoriamente ripreso non solo con un pronome clitico, ma anche con un pronome libero, o un dimostrativo, o un sintagma nominale di tipo anaforico (come negli es. in ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] a volte trascurata nella lingua informale o in varietà regionali o diastratiche basse in favore di me, te.
Nel sistema dei clitici di terza persona, a lo, la, li, le (accusativi) si contrappongono gli, le, loro (dativi) e il genitivo ne. Anche qui ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...