Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] del dativo (vi chiamo; ti regalo un libro; ecc.), con le varianti me, te, ce, ve, nel caso siano seguiti da altri clitici (ve lo dono; ce la racconta). Tali pronomi si usano anche come riflessivi (mi lavo; ti lavi; ecc.; ➔ riflessivi, pronomi). Più ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] secondo termine di paragone può anche contenere la ripresa del nome introdotto nel primo termine: tale richiamo è il pronome clitico ne (➔ pronomi di ripresa); anche in questo caso può esserci una negazione espletiva:
(22) Giulio ha vinto più premi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] sono i verbi cosiddetti pro-complementari (➔ verbi; ➔ pronominali, verbi), spesso accompagnati da un aggettivo che si accorda col clitico al femminile (➔ oggetto): saperla lunga, raccontarla giusta (cfr. Viviani 2006: 258).
La forma più tipica delle ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] nucleari), uno con il verbo flesso e l’altro con il verbo all’infinito. In presenza di ➔ clitici, può allora aver luogo la cosiddetta risalita del clitico. Se si considerano i seguenti esempi:
(1) Piera lo vuole / lo comincia a fare, lo ha voluto ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] da un verbo modale o da un verbo fraseologico, si potrà avere l’uno o l’altro ausiliare a seconda della posizione del clitico: si avrà essere, se il pronome sarà in posizione proclitica (mi sono dovuto accorgere); avere, se il pronome è in posizione ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] Mario dimenticato di comprare il latte, Giulia lo rimproverò aspramente
In (17) il soggetto del gerundio è coreferente con il clitico oggetto della principale.
Nei casi in cui il soggetto del gerundio non è espresso, anche se non coincide con quello ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] distinguere gli omografi (odî plurale di odio ~ odi voce del verbo odiare).
Tutte le parole italiane, esclusi i ➔ clitici, hanno almeno un accento tonico che viene indicato graficamente solo nei seguenti casi:
(a) sulla vocale finale dei polisillabi ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] ; a spingere verso l’interpretazione del costrutto in senso unitario, cioè come perifrasi, contribuisce inoltre la posizione del pronome clitico vi.
Anche negli esempi seguenti è evidente che il valore di azione futura è l’unico possibile o è ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] perpetue (Pietro Aretino, Lettere 3, 114)
Mentre, in lingua moderna, i pronomi ➔ clitici si realizzano in enclisi al gerundio, nei secoli passati il clitico appariva anche in proclisi, sempre che il gerundio fosse con negazione:
(35) Alessandro ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] In particolare, /ʎ ɲ ʃ/ hanno, in tali contesti, una distribuzione molto ristretta, fatte salve le ampie possibilità combinatorie del clitico plurale gli (la tab. 2 elenca, per completezza, anche le affricate palatali).
Il fatto che i nessi italiani ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...