Orléans Città della Francia (113.234 ab. nel 2007), capoluogo della regione del Centre e del dipartimento del Loiret, situata a 116 m s.l.m. sulla riva destra della Loira. Ha tuttora, come in passato, [...] preparazione delle giornate del 5 e 6 ottobre che culminarono con il trasferimento del re a Parigi. Ammesso al clubdeigiacobini nel 1791, dopo la caduta della monarchia (1792) rinunciò al titolo nobiliare. Deputato alla Convenzione, si schierò con ...
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Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (clubdei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] estrema era rappresentata da J.-R. Hébert che, sebbene membro del clubdei cordiglieri, nell’agosto 1793 godeva anche fra i g. di un 1794 fu decisa la chiusura del club.
In Italia, il termine giacobinismo è adoperato per designare il movimento ...
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club
Circolo, associazione i cui membri si riuniscono in una sede propria con uno scopo determinato, talvolta anche solo ricreativo. I c. sono fioriti soprattutto in ambiente anglosassone, raggruppando [...] o politici (sec. 19°); passarono poi anche sul continente (1747: Casino dei nobili a Girgenti; 1748: Grande società all’Aia; 1770: c. in maniera notevole l’azione di c. come quello deigiacobini, dei cordiglieri e di tanti altri; dopo il colpo di ...
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Complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l'instaurazione della Repubblica, fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte.
La [...] egualitario e antimonarchico, maggioritari nei club rivoluzionari di giacobini e cordiglieri, guidati da Robespierre, moderata, anche se sanguinose vendette furono compiute ai danni deigiacobini. La svolta fu sancita da una nuova Costituzione (1795 ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] logge massoniche e, ad esempio nel napoletano, dai clubgiacobini.
Grande fu, sotto forme diverse, l'apporto , i linguaggi allusivi e arcani. Tra i più comuni vi è l'uso dei caratteri divisi: per evocare la dinastia Ming, o il Mingwang, si scrivono i ...
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sanculotto
(fr. «sans culotte») Il termine fu inizialmente coniato (1791-92) in accezione spregiativa dagli aristocratici francesi per indicare coloro i quali, tra i partecipanti al processo rivoluzionario [...] , Hébert, confluendo in parte tra i giacobini. Organizzati in club e sezioni, protagonisti nelle fasi più drammatiche relativi alla difficoltà dell’approvvigionamento e all’aumento dei prezzi, reclamando la regolamentazione dell’economia. Sostenitori ...
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foglianti
Religiosi cistercensi del ramo riformato con regole più rigide (1573) da Jean de la Barrière (1544-1600), abate di Feuillant presso Tolosa; approvati da Sisto V (1587) e confermati, come congregazione [...] scissione dai giacobinidei moderati che erano contrari alla destituzione di Luigi XVI. Sotto la guida di Lafayette, di Sieyès e del triumvirato A. Duport-A.-P. Barnave-A. de Lameth, i f. difesero la costituzione del 1791; il club ...
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club
s. m. [dall’ingl. club, che significò prob., in origine, «nodo, viluppo di persone»] (pron. ingl. ‹klḁb›, con la forma del plur. clubs ‹klḁb∫›; è diffusa, inoltre, una pron. ‹klöb›, che riproduce un adattam. francese della pron. ingl.)....