BENSA, Paolo Emilio
Piero Craveri
Nacque a Genova, da Maurizio, il 27 marzo 1858.
Il padre, nato a Porto Maurizio il 22 sett. 1813, laureatosi in legge a Genova nel 1839, aveva proseguito gli studi [...] su "i principi generali del diritto" in cui si formulava un'importante interpretazione dell'artic0lo 3 delle preleggi del cod. civ. 1865, nonché, solo per fare alcuni esempi, quelle sulla distinzione tra diritti reali e diritti di obbligazione, sul ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] essere formato solo in base a sentenza del tribunale. L'atto di n. costituisce prova della filiazione legittima (art. 236 cod. civ.): nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l'atto di n. di figlio legittimo e il ...
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La filiazione è il rapporto, produttivo di particolari effetti giuridici, che intercorre tra una persona fisica ed i soggetti che l’hanno concepita o adottata. La filiazione può essere legittima, se i [...] congiuntamente che separatamente, anche se uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento, e l’art. 269 cod. civ. prevede la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale nei casi in cui è ammesso il riconoscimento. Il ...
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Diritto ed economia
Obbligo del debitore di adempiere una determinata prestazione a vantaggio del creditore, consistente di solito nel dare o restituire qualcosa, soprattutto denaro. Anche la prestazione [...] principio nominalistico essa deve essere eseguita con moneta avente corso legale nello Stato e per il suo valore nominale (art. 1277 cod. civ.). Il d. di valore indica invece una prestazione che ha per oggetto una somma di denaro solo in quanto la ...
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Oltre ai principi fondamentali ed inderogabili in materia di salute contenuti nella nostra Costituzione (artt. 32, 35 e 41, comma 2 Cost.), la norma cardine della disciplina della salute e sicurezza nei [...] e d.lgs. n. 494/1996) ha, da un lato, specificato l’obbligo generale di sicurezza posto dall’art. 2087 cod. civ. in capo al datore di lavoro mediante una dettagliata indicazione dei suoi elementi essenziali e, dall’altro, introdotto diverse novità di ...
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interpretazióne della légge Applicazione del precetto legislativo astratto al caso concreto (sillogismo) e integrazione delle lacune contenute nella legge. È attività diretta a ricercare o a integrare [...] vari criteri suggeriti dalla logica e riprodotti dalle norme generali sull'i. della l. (art. 12 delle disp. prel. cod. civ.). L'i. della l. deve in primo luogo attenersi al significato letterale delle parole ricercandone lo scopo mediante il criterio ...
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La curatela è la particolare forma di assistenza prescritta dalla legge in favore di soggetti che non hanno la piena capacità di agire (v. Capacità. Diritto civile). In questo caso la curatela svolge una [...] assume la curatela fallimentare (v. Fallimento). Tra le altre figure più importanti, si annoverano il curatore dell’eredità (artt. 486, 507-509 cod. civ.); il curatore dell’eredità giacente (artt. 528 ss. c.c.); il curatore dello scomparso (art. 48 ...
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edifìcio In generale, qualsiasi costruzione immobile realizzata dall'uomo. Specificando l'uso, il carattere, lo scopo cui è destinato: e. di abitazione, casa per una e più spesso per più famiglie; e. sacro, [...] la prova che la rovina non è stata causata né da difetto di manutenzione, né da difetto di costruzione (art. 2053 cod. civ.). Se la rovina e il pericolo della stessa si verifichino entro dieci anni dal compimento dell'e. e siano dovuti a difetto ...
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Per residenza si intende il luogo in cui la persona ha la dimora abituale (art. 43 cod. civ.). La giurisprudenza ha chiarito che la residenza è data da un elemento oggettivo (la permanenza in un certo [...] luogo, compatibile con eventuali allontanamenti) e da un elemento soggettivo (la volontà di rimanervi, che si deve presumere in chi dimora abitualmente in un luogo). La residenza risulta dall’iscrizione ...
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Il contenuto dell’obbligo di custodia consiste nel mantenimento della cosa nello stesso stato in cui si trovava al momento del sorgere dell’obbligazione medesima; la custodia può costituire un’obbligazione [...] è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito – e dall’art. 2052 cod. civ. per il danno cagionato da animali dei quali si ha la custodia, salvo che si provi il caso fortuito.
Voci correlate ...
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cod.
– 1. Abbrev. di codice (o del lat. codex) nel sign. di libro manoscritto; spesso seguito dalle indicazioni che valgono a individuare il manoscritto: il cod. Vat. lat. 4523. 2. Abbrev. di codice nel sign. di raccolta di leggi: cod. civ.,...
captatorio
captatòrio (o cattatòrio) agg. [dal lat. tardo captatorius, der. di captare «acquistare»]. – Ottenuto con captazione: testamento c.; condizione c., la condizione di reciprocità (nulla secondo il vigente cod. civ.) con la quale il...