BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] rappresentazioni più antiche e più numerose di B. compaiono in codici contenenti le sue opere o la sua biografia; per adulta, B., con tonsura a corona, veste comunemente la cocolla bianca cistercense (Roma, abbazia delle Tre Fontane, arco di Carlo ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] 1989), notando l'unicità di un disegno di base attica nel codice Foster III di Leonardo, ne ha supposto la derivazione da un . Agnese.
Il sarcofago a urna di marmi mischi e di bianco di Carrara poggia su un alto basamento scandito da paraste e ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] a. semplice o dorato conservati sono di gran lunga i più numerosi.Bianco e brillante, l'a. è più duro dell'oro, quantunque fonda a per es. quello degli orafi senesi, stabilivano un vero codice di sanzioni da infliggere agli orafi colpevoli di aver ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] draftsman…, in Print Collector, XXXI (1976), pp. 12-31; A. Lo Bianco, Gli affreschi di P.L. G. a Torrimpietra, in Storia dell'arte J. von Henneberg, I "Disegni di architettura" del codice Ottoboniano latino 3110 di P.L. G., in Miscellanea ...
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DUCCIO di Buoninsegna
Ferdinando Bologna
Figlio di un Buoninsegna (o Boninsegna), non si conoscono esattamente la data e il luogo di nascita, ma, poiché il Comune di Siena deliberava un pagamento in [...] maphorion rosso di tradizione bizantina con un più realistico panno bianco che, reimpiegato da D. stesso fino e oltre la seguito alla conoscenza e all'adozione tipologica di qualche codice miniato della più pura "rinascenza macedone". Tuttavia il ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] 46), la raffinata elaborazione formale che l'uso del bianco impreziosisce suscitando un'atmosfera di grande raccoglimento (la " come parte integrante delle sue creazioni. Fece proprio il codice degli ordini classici - e non poteva essere diversamente ...
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BEIRA
M.J. Barroca
Regione storica del Portogallo centrale, i cui limiti territoriali hanno subìto nel tempo numerose variazioni. Con la prima suddivisione del Portogallo in regioni amministrative (concelhos), [...] anelli, e una colonna con capitello corinzieggiante in marmo bianco, lavorato in forme estremamente stilizzate (Coimbra, Mus. e da un angelo, recanti rispettivamente un cartiglio e un codice aperto - e inoltre un capitello erratico con figure umane ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] policromia è generato dall'alternanza dei laterizi al bianco dei cunei e delle colonnette marmoree (Romanini, 1964 rielaborato nel sec. 9°-10° per essere adattato a legatura di un codice purpureo già nel Mus. del Duomo (Monza, Bibl. Capitolare) forse ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] G. preferì infatti accostare le paraste di marmo bianco a un fondo di pietra scura, ricercando una Poggio a Caiano (c. 19v). Vari disegni corrispondono a quelli del Codice Barberiniano e alcuni di quelli tratti dall'antico sono serviti come fonti per ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] più tardi nel corso del sec. 9° e precisamente nei grandi codici commissionati da Carlo il Calvo, quali la Bibbia di S. Paolo nel sistema maghrebino. La tavola abjad vale nella specie di magia bianca (sīmiyā') che è 'ilm al-ḥurūf, 'la scienza delle ...
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codice bianco
loc. s.le m. Nel servizio sanitario, segnale che classifica una situazione non grave, l’assenza di pericolo. ◆ Se la patologia non è grave, ed ha bisogno di una prestazione ambulatoriale, il codice sarà bianco (zero), e il paziente...
codice a barre loc. s.le m. Insieme di pieghe verticali che, con l’invecchiamento, si generano ai lati delle labbra, tra il naso e il labbro superiore e tra il labbro inferiore e il mento. ◆ Ed è cambiato il mondo di chi si occupa della cura...