Gli enti pubblici nazionali fanno parte del concetto di amministrazione pubblica, ma non rientrano nell’amministrazione dello Stato, tanto che sono stati anche denominati ‘amministrazioni parallele’. Hanno [...] disciplina applicabile al rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti pubblici economici è quella stabilita dalle norme del codicecivile, e, secondo la Corte di cassazione, non si configurano come atti amministrativi sia gli atti di gestione del ...
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Sul piano giuridico, l’impresa è un insieme di atti che, seppure soggetti singolarmente alla disciplina generale prevista per ciascuno di essi, nel loro insieme comportano l’assoggettamento di chi li esercita [...] professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia. La definizione contenuta nel codicecivile all’art. 2083 riserva una posizione centrale alla prevalenza, quale requisito generale per enucleare, sul ...
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In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti; anche, ciascuno dei punti che vengono fissati in una convenzione, in un accordo.
Diritto
Nel diritto privato, in generale, contratto, in [...] di un debito nel termine fissato, la proprietà della cosa posta a garanzia dell’adempimento passi al creditore. Il Codicecivile lo vieta espressamente agli artt. 1963 e 2744, prendendo in considerazione i beni oggetto di anticresi, pegno ed ...
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Diritto
Nell’ambito del processo civile, dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui [...] disciplina si rinviene sia nel codicecivile (art. 2730 e seg.) sia nel codice di procedura civile (art. 228 e seg.). Può essere resa spontaneamente o provocata in giudizio mediante interrogatorio formale. Se viene resa stragiudizialmente, deve ...
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Prestazione volontaria e gratuita della propria opera a favore di categorie di persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, esplicata per far fronte a emergenze [...] dei propri aderenti. Negli accordi degli aderenti, nell’atto costitutivo o nello statuto, oltre a quanto stabilito dal codicecivile per le diverse forme che l’organizzazione può assumere (salvo il limite di compatibilità con lo scopo solidaristico ...
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Giurista italiano (n. Salerno 1928), dal 1970 prof. di diritto civile presso l'univ. La Sapienza di Roma, emerito dal 2005. Socio nazionale dei Lincei (dal 1988), nel 2014 è stato insignito del titolo [...] , 1965) e degli aspetti patrimoniali del diritto di famiglia (Lezioni su proprietà e famiglia, 1977). Nell'Introduzione al Codicecivile (1991) ha tracciato un bilancio critico dei cinquant'anni della sua applicazione e ne ha ripercorso le tappe ...
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Giurista tedesco (Francoforte sul Meno 1779 - Berlino 1861) d'origine francese. Prof. nelle univ. di Marburgo (1803), di Landshut (1808-10) e di Berlino (1810-42). Fu ministro prussiano della Riforma legislativa [...] da lui formulati per la prima volta nel 1814, per respingere l'idea avanzata da Thibaut della necessità di un codicecivile generale per la Germania), il cui postulato basilare è che il diritto non può essere frutto di arbitrio legislativo, poiché ...
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Per anatocismo si intende la produzione di interessi da parte di interessi scaduti e non pagati su un debito pecuniario. Questo istituto, guardato generalmente con sfavore dalle legislazioni antiche e [...] moderne, ha avuto poca fortuna anche nei diritti moderni. Il Codicecivile (art. 1283) dispone che in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione ...
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Giurista (Düsseldorf 1817 - Lipsia 1892). Professore straordinario di diritto romano e di diritto civile francese a Bonn (1847), passò nello stesso anno a Basilea come ordinario e quindi a Greifswald (1852), [...] ), Lipsia (1874), ove rimase fino alla morte. Fu membro autorevolissimo della commissione incaricata di redigere il progetto del codicecivile per l'Impero germanico. La sua opera principale, di cui le altre si possono considerare come preparazioni o ...
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In diritto, uno dei tipi fondamentali delle persone giuridiche (➔ persona), denominato associazione nel codicecivile vigente.
In periodo fascista, dal 1922, si chiamarono c. i sindacati organizzati nella [...] Confederazione nazionale delle c. sindacali che avrebbero dovuto organizzare unitariamente i datori di lavoro e i lavoratori. Dopo i ‘patti’ di palazzo Chigi (1923) e di palazzo Vidoni (1925), che sancirono ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...