Nella terminologia giuridica romana, abdicatio è la rinuncia volontaria ad una cosa. Chi rinuncia a un'eredità, chi vende sé stesso schiavo, chi esce dalla propria gens, compie una abdicatio. Così può [...] e la fece inserire nella sua raccolta delle decretali (c.1, de renunciatione, I, 7, in VI). Il codicedidirittocanonico espone la stessa dottrina in questi termini: "Si contingat ut Romanus Pontifex renuntiet, ad eius dem renuntiationis validitatem ...
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. Questo aggettivo designa, naturalmente, tutto ciò che appartiene o si riferisce agli apostoli. Ma, in base al concetto dell'apostolicità (v.) esso passò a indicare anche tutto ciò che si riferisce alla [...] inflitti dal concilio di Trento, come parimenti per le censure riguardanti l'elezione del papa o il regime interno degli ordini religiosi, degli istituti ecclestiastici, ecc. Con la promulgazione del codicedidirittocanonico, questa costituzione è ...
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In base all'etimologia, abiura (lat. ab-iuro "nego con giuramento") significa la rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose o persone o idee, alle quali prima si aveva aderito, e [...] la triplice gradazione: de levi, de vehementi, et de violento. Il diritto ora vigente nella Chiesa cattolica è regolato dal canone 2314, § 2, del codicedidirittocanonico, in cui si stabilisce che tutti gli apostati dalla fede cristiana, gli ...
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. Da adpareo si chiamò apparitor il lictor proximus, cioè quello dei littori che precedeva immediatamente il magistrato supremo. Di poi, il nome fu comune non solo per tutti i littori, ma anche per gli [...] esecutivo l'apparitore non ha altre funzioni che quelle di usciere o ufficiale giudiziario, e anche più limitate, perché nulla può fare di sua iniziativa. Il codicedidirittocanonico (canoni 1591-1593) distingue le funzioni che affida ai cursores ...
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. Commentarium Officiale, ossia "Bollettino Ufficiale della Santa Sede", fondato con la costituzione Promulgandi del 28 settembre 1908 da Pio X, in relazione all'altra costituzione Sapienti consilio del [...] detto fasc. I) si stabilisce, in accoglimento dei postulati formulati dalla commissione per la compilazione del codicedidirittocanonico, che tanto gli atti pontifici quanto quelli dei dicasteri romani vengano d'autorità inseriti e pubblicati nel ...
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Nel nuovo ordinamento della Corte d'assise (decreto legislativo 23 marzo 1931, n. 249), il collegio di questa corte risulta composto di 2 magistrati e di 5 assessori popolari: questi ultimi in qualità [...] iurium graduati. I vicarî generali ora ebbero funzioni di giudici ora di assessori presso i tribunali dei vescovi. Il codicedidirittocanonico permette al giudice unico di servirsi dell'opera di due assessori, ma prescrive che siano scelti tra ...
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. Questa voce (dal latino eccl. curatus "fornito di cura d'anime") indica generalmente colui che esercita la cura d'anime. Si dice anche "pievano, prevosto, parroco". Tuttavia, nel preciso linguaggio canonico, [...] , da speciali accordi intervenuti fra il curato e il parroco; lo stesso si dica delle obbligazioni. Il codicedidirittocanonico non fa alcun cenno esplicito del curato. Sono applicabili le disposizioni riguardanti i vicarî coadiutori e cooperatori ...
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. L'antichità cristiana considerò il sepolcro come soglia (limen) tra la vita terrena e la oltremondana; limina Apostolorum sono dunque nel linguaggio archeologico prima, e poi nel canonico, le tombe di [...] , ribadito nel decreto A remotissima della S. Congregazione concistoriale (31 dicembre 1909) furono sancite dal codicedidirittocanonico (c. 340 seg.; cfr. anche Acta apostol. Sedis, X "1918", p 487).
Bibl.: Cfr. Lucidi, De visitatione ss. Liminum ...
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È colui che per ragione di età o di promozione occupa il primo posto nei diversi gradi gerarchici. Questo termine nel diritto ecclesiastico non ha un significato unico e specifico. Per es., il decano del [...] decano è la prima dignità del capitolo (v.); in altre è sinonimo di vicario foraneo, arciprete o prevosto (cfr. can. 217, § 1). Il codicedidirittocanonico non ha introdotto alcuna mutazione in proposito, rimettendosi agli usi delle varie regioni ...
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. È una lettera commendatizia con firma e sigillo del vescovo (per i preti secolari), o del superiore (per i regolari), o della congregazione per la Chiesa orientale (per i preti di rito orientale), senza [...] Tridentino (sess. XXIII, De reform., cap. 16°), il quale prese a modello antichi canoni contro i preti girovaghi. Prescrizioni locali, alcuni particolari dello stesso codicedidirittocanonico (can. 804) e il principio che scopo della legge fu non ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...
canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, i sign. traslati]. – 1. Regola,...