COSTA, Emilio
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Parma il 16 giugno 1866 da Antonio, magistrato, e da Eloisa Musiari, morta nel darlo alla luce (il C. le dedicò una raccolta di versi giovanili: Primule, Parma [...] di Veronica Gambara e di un anonimo del '500. Fu autore di studi storici sulla famiglia Farnese, e filologici su Ercole Strozzi, sul Poliziano, sul codice che ne ebbe fino a Giustiniano, è quest'ultimo. Donde la necessità di studiare Papiniano e il ...
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BELGRADO
S. Petkovic
(lat. Singidunum; Alba Bulgarica nei docc. medievali; ungherese Nándorfehérvár; serbocroato Beograd)
Capitale della Rep. di Serbia (Iugoslavia), si trova alla confluenza della Sava [...] IV, 5, 13ss.), Giustiniano avrebbe addirittura ricostruito integralmente la città, cingendola di possenti mura; tuttavia accurate l'influenza dell'arte dell'Italia meridionale; del celebre codice dello zar Dušan del 1354 è conservata invece una copia ...
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ROBERTO I, principe di Capua
Rosa Canosa
ROBERTO I, principe di Capua. – Figlio cadetto del principe normanno di Capua Giordano I e della longobarda Gaitelgrima di Salerno (già moglie del padre di Giordano, [...] 24-26, n. 11, pp. 26 s., n. 12, pp. 28-30; Codice diplomatico normanno di Aversa, a cura di A. Gallo, Napoli 1927, n. 27, pp. 353 s., n. 28, pp Galasso, Medioevo euro-mediterraneo e Mezzogiorno d’Italia da Giustiniano a Federico II, Bari 2009, p. 177; ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII inaugura un nuovo periodo della storia medievale, in cui gli autori vivono in modo diverso [...] per il diritto Giustiniano, per la geometria Euclide, tra i poeti naturalmente il primato è di Virgilio, come si di copie prodotte nei secoli precedenti. Secondo lo spoglio di Munk Olsen, che ha isolato 25 testi pervenutici in più di 50 codici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'arte bizantina in epoca macedone
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con la fine della controversia iconoclasta e l’ascesa [...] con Bambino tra Costantino e Giustiniano offerenti rispettivamente il modello della sviluppo dell’arte macedone.
Il termine di rinascenza macedone rimane tuttavia legato con condividono lo stesso linguaggio formale del codice parigino, e al folio 67r ...
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UNTI (degli Unti), Petruccio
Jean-Baptiste Delzant
Nacque in data imprecisata alla fine del Trecento, a Foligno, da Giacomo di Giovanni degli Unti e da Feliciana di Mariano Puccipti Machtioli de Gerardonibus.
Tanto [...] composto di 227 cc.); per le pagine restanti del codice, Petruccio espone il suo preciso intendimento: «farò memoria di tutte dal marchese Giustiniano Vitelleschi, e «guasto dall’umidità, e corroso dal tempo» (Archivio di Stato di Modena Archivio ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] riconobbe alcuni diritti agli schiavi fu il codice babilonese del re Hammurabi (18° secolo a ’aumento degli schiavi si ebbe con le guerre di conquista del 3° secolo a.C. Gli imperatori cristiani come Costantino e Giustiniano. La Chiesa favorì, però, ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] 507), che inutilmente tentò di sedare i Romani cattolici mediante la promulgazione di un codice regolatore della loro condizione di una nuova dinastia.
Il regno di Toledo, l’invasione araba
Delle contese interne approfittò l’imperatore Giustiniano ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] (➔ citazioni), che sarebbe rimasta in vigore fino a Giustiniano, stante anche il fallimento del progetto iniziale di Teodosio II (➔), il quale si era prefisso lo scopo di varare addirittura un codice misto, in cui sotto ogni titolo fossero collocate ...
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Denominazione con cui, dall’età medievale in poi, si indica la grande compilazione giustinianea del diritto romano, opera di capitale importanza per la scienza giuridica di ogni tempo. Esso oggi si presenta [...] da 4 parti: il Digesto, il Codice, le Istituzioni e le Novelle.
L’imperatore Giustiniano (527-65 d.C.) inserì, nel suo programma di restaurazione della grandezza romana in tutti i possibili ambiti, anche il progetto di un generale recupero della ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...