CARAFA, Giovanni Antonio
Franca Petrucci
Nato da Tommaso nei primi anni del XV secolo, si dedicò dapprima alla carriera ecclesiastica, ottenendo nell'anno 1417 la cappellania del castello di Tramonti [...] il famoso giurista Andrea di Afflitto.
Oltre ai trattati De ambitu e De iubilaeo, a varie repetitiones e ad un commento al codicegiustinianeo andati perduti, il C. scrisse il De simonia, stampato a Napoli, lui vivente, nel 1478 o poco dopo (Inv. gen ...
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ARCA (Arcade, Arcades, Arcas), Mario
Filippo Liotta
Vissuto nel XVI secolo, nacque a Narni da illustre famiglia. Si dedicò allo studio del diritto distinguendosi per la vivacità dell'ingegno e il temperamento [...] polemico. Sappiamo dalla dedicatoria a Federico Cesi, vescovo di Todi, del suo opuscolo sulla interpretazione della prima legge del Codicegiustinianeo, lib. II, tit. I (C.2.1.1.) che visse dapprima a Roma, e che poi, costretto "fatali necessitate" ...
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BALCONE (maenianum)
G. Carettoni
L'uso di terrazze e logge è già introdotto nei palazzi reali dell'antico Oriente: in Persia (pal. di Serse, a Persepoli) ed in Egitto (pal. di Ramesses III, a Medīnet [...] fronte. Frequenti dovettero essere gli abusi: nel 368 d. C. il prefetto Pretestato fece demolire tutti i meniani, e nel CodiceGiustinianeo se ne fissarono i limiti e le proporzioni.
Bibl.: F. Ebert, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, s. v. Maemanum; G ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] far circolare per es. esemplari del Corpus iuris civilis giustinianeo con il testo delle leggi contenente errori o con agli inizi per quanto concerne le tecniche di fattura dei codici islamici. Relativamente alla composizione dei fascicoli nei c. in ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] comune (ius commune), processo in virtù del quale il d. romano giustinianeo venne a formare la base del d. vigente e generale, in 1871), ci si sentì di porre mano all’elaborazione del Codice civile, il cui testo definitivo (approvato solo nel 1896 ed ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] furono 12 tavole di bronzo nelle quali erano incise le leggi: codice considerato sempre la base di tutto il diritto romano.
Nel 4° sua manifestazione concreta, dal quod actum est, nel diritto giustinianeo si ammette, per lo meno dal punto di vista ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] potevano contrarre m. gli impuberi e, nel diritto giustinianeo, gli evirati. Era richiesto infine il consenso del legge dello Stato se non come contratto civile (22 ag. 1791). Il codice di Napoleone regolò il m. al tit. V del libro I: il ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] sopravvivenze storiche (quali l'incompatibilità di negozî fra padre e figlio), il diritto giustinianeo non differisce molto in questa materia da quello del nostro codice civile. Per difendere i suoi diritti il pater ha varî mezzi. Anticamente per ...
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Storia. - Mentre nel diritto moderno, e già nel diritto romano giustinianeo, il contratto può essere definito l'accordo di due o più persone diretto a costituire un rapporto obbligatorio dalla legge riconosciuto, [...] De pactis conventis, ecc., 7).
I casi in cui nel diritto romano giustinianeo è accordata azione al terzo, sono i seguenti: 1. il padre, costituendo qui il medesimo valore che loro attribuisce il codice civile italiano, quando distingue i contratti in ...
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Giurista, nato a Filighera (Pavia) il 30 maggio 1885. Laureatosi a Pavia nel 1907, fu professore di diritto romano a Camerino (1912-15), Perugia (1919-20), Messina (1921), Parma (1922), Torino (1923-24) [...] del comitato ministeriale per la riforma del codice civile; membro effettivo dell'Istituto lombardo di , Esegesi, ivi 1937). Edita è anche la prima parte di una Introduzione storica allo studio del diritto romano giustinianeo (Milano 1935). ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...