In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle [...] dottrinaria diffusasi in Olanda alla fine del Seicento, che vide tra i suoi maggiori esponenti L.T. Gronov e H. Brenkman. Conciliando in maniera originale umanesimo e prassi, si contraddistinse per la ripresa d’interesse per il codicegiustinianeo. ...
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Magistrato del Regno di Napoli (n. Lanciano 1565 - m. 1644), consigliere del Collaterale e del Supremo consiglio d'Italia, sotto Filippo II. Scrisse un Trattato dell'abbondanza (pubbl. 1638), ispirato [...] in materia di politica annonaria e compilò, sul modello del Codicegiustinianeo, un corpo di leggi, al quale, nell'intento di ottenere la sanzione regia, dette il nome di Codice filippino (Ius regni neapolitani ex constitutionibus, capitulis, usibus ...
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Giureconsulto (sec. 6º), forse prof. nella scuola di Berito. Compilò un commentario alla prima edizione del Codicegiustinianeo, comprendente una traduzione in greco, un riassunto e παραγραϕαί, spunti [...] e degli scolî a essi aggiunti nei manoscritti del secolo successivo. Gli scolî di T. sono interessanti anche per i loro riferimenti alle divergenze di opinioni che esistevano fra i giuristi postclassici, anteriormente alla compilazione giustinianea. ...
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Giurista bizantino (n. Ermopoli, Alto Egitto, sec. 6º), avvocato. Fece un riassunto molto conciso delle costituzioni del Codicegiustinianeo, di cui si conservano brani nei Basilici e nei relativi scolî. [...] Più importante è l'epitome delle 168 novelle della collezione greca, compilata verso il 575 e conservata in un manoscritto del Monte Àthos ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º-13º); compilò insieme con Sparano (ma lavorando indipendentemente e con altro metodo) il testo delle Consuetudini di Bari (1180-1200), seguendo il sistema del Codicegiustinianeo [...] e segnalando le differenze dal diritto romano ...
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Raccolta, rimasta in uso fino al 12° sec., nella quale circolava il codicegiustinianeo, mutilato delle costituzioni più lunghe e di quelle scritte in greco. Finiva così per contenere la sesta parte delle [...] costituzioni del codice. ...
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Giurista (12º-13º sec.); giudice, insegnò privatamente. Raccolse con Andrea da Bari le Consuetudini di Bari, seguendo per suo conto il metodo della Lombarda (laddove Andrea seguiva quello del Codicegiustinianeo). ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] a Napoli, si facevano quando un vedovo o una vedova si risposavano.
La disposizione dell'imperatore Leone (anno 469), riferita nel codicegiustinianeo (V, 9, de sec. nupt., 6), secondo la quale il coniuge binubo non poteva lasciare per atto di ultima ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] Elemosinario stabilisce in Alessandria sette dimore in località diverse per ospitare le donne prossime al parto. Il Codicegiustinianeo, emanato nell'anno 534 ma compilato in gran parte su legislazioni d'età anteriore, fa supporre già avanzata ...
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VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] regio e diretta in copia ai giudici del regno; con l'aggiunta di una Interpretatio ufficiale, rimase fino al Codicegiustinianeo la collezione più completa di leggi romane. Erano così stabilite leggi personali dei Romani e dei Goti; e Leovigildo ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...