Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] del senatoconsulto Liboniano e del Codice Giustinianeo (IX, 22) ovvero de falso, dal titoli del Codice Teodosiano (IX, 19), ed., Firenze 1920; id., Crimini e pene da Romolo a Giustiniano, Bologna 1922; id., Storia del diritto romano privato, 2ª ...
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Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] , avvocato e storiografo, vissuto a Bisanzio sotto Giustiniano, compose una nuova grande raccolta, che può secondarie i codd. Vossianus Q. 86 e Bernensis 611. Sugli altri numerosi codici, da cui son tratti gli altri carmi dell'Antologia, non è qui ...
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. Fino dai tempi più antichi della Chiesa si sentì il bisogno di raccogliere con un certo ordine le norme che regolavano la vita dei fedeli; ma le prime collezioni non furono puramente giuridiche, né di [...] l'autore vi aggiunge un compendio delle Novelle di Giustiniano, col titolo Collectio LXXXVII capitulorum. Anche Giovanni il soppiantate da due più ampie che anche oggi servono da codice sociale-religioso per le due sette siriache: cioè il Nomocanone ...
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PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] basti ricordare il lungo brano di Stefano, contemporaneo di Giustiniano, che nei manoscritti dei Basilici fu premesso al titolo in tale senso si parla di patto anche nelle disposizioni del codice civile (articoli 1134, 1139, 1434, 1515, 1663, 1884). ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] qualsiasi convenzione e con carattere di buona fede. Giustiniano, conchiudendo stranamente questa evoluzione (anno 530), abolì 1931.
Diritto vigente. - Diritto italiano. - Il codice civile italiano (art. 1388) definisce dotali i beni apportati ...
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Storia del diritto. - Donatio era nel diritto romano l'atto col quale una persona diminuiva volontariamente il proprio patrimonio e aumentava il patrimonio di un'altra. Requisiti del negozio erano, pertanto, [...] . Tale formalità incomincia a introdursi sotto i Costantini: Giustiniano la esige, tranne casi speciali, per tutte le quota dei legittimarî.
Il titolo, che riguarda le donazioni nel codice civile francese, si riattacca a un'ordinanza di Luigi XV ...
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Cenni storici. - Speciale menzione meritano, per l'Oriente, le carceri cinesi, indiane ed ebraiche. In Cina si ebbero varie forme, dai ceppi a prigioni anguste, dal sistema indiretto e raffinato di estremo [...] in cortili, ecc. Provvedimenti analoghi emanarono Giustiniano e Onorio.
Negli eremi e nei monasteri tre anni, da tre anni a cinque (art. 56). Uguale carattere aveva nel codice toscano la pena del carcere; la durata di essa era fissata da un minimo di ...
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L'accattonaggio, il mendicare per mestiere, conseguente al fenomeno economico del pauperismo, è un fatto socialmente dannoso e fastidioso, che da secoli è, con mezzi varî, colpito e, se non eliminato, [...] denunciasse il mendicare di essi. Altri provvedimenti furono presi da Giustiniano (Nov., LXXX, C., 4 e 5). Nel Medioevo , lo stato). Nello stesso torno di tempo, era pubblicato il codice penale, in forza del quale (articoli 453 segg.), chi, abile ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] , si riferiscono la legge 13 De episcopis et clericis del codice teodosiano, primo testo giuridico che parli di διοίκησις a proposito d rispetto all'amministrazione pubblica (cfr. Nov. di Giustiniano VIII, CXXVIII, CXLIX): la qual corrispondenza ...
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È, dopo Archimede, il più originale e profondo di tutti i matematici greci. Nacque verso il 262 a. C. a Perge, in Panfilia, a una quarantina di chilometri dall'attuale Adalia. Visse in Egitto, sotto Tolomeo [...] alla breve resurrezione degli studî matematici in Costantinopoli sotto Giustiniano. In quel tempo furono commentati da Eutocio, e Filelfo portò dalla Grecia in Italia nel 1427 il primo codice greco delle Coniche.
Da una copia del sec. XIII del ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...