LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] con precisione a un lasso di tempo tra il 766 e il 770 (Codice diplomatico longobardo, II, 1933, nr. 257; III, 1, 1973, nr , di quarti e ottavi di siliqua, a nome di Giustiniano I e Giustino II, o con leggende prive di valore fonetico, con ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] stata eseguita molto probabilmente all'epoca di Giustiniano nelle officine di Costantinopoli nel secondo quarto da collocare le due mani che si succedettero nella redazione del codice; per le notazioni marginali è stata invece avanzata una data ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] si perpetuò nei secoli, come testimoniato per es. da due codici del monastero di S. Caterina sul monte Sinai, il menologio La "crux vaticana" e la sua originaria destinazione. La croce di Giustino II alla luce delle più recenti ricerche, L'Urbe, n.s., ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] ricordi che la chiesa presa a modello fu fondazione di Giustiniano, dunque del sec. 6°, che perciò può essere stata 27 [2797]; lat. IX, 28 [2798]). La prima parte del primo codice presenta uno stile c.d. geometrico che ha la sua origine nell'area ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] con l'arte antica, mirante da un lato a captarne il codice essenziale di un ideale classico di nobiltà e serenità e dall'altro 57-89; E. Kitzinger, L'arte bizantina nel periodo fra Giustiniano e l'iconoclastia, in id., Il culto delle immagini. L' ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] Annales (855-1102), in MGH. SS, V, 1844, pp. 52-63. Codice diplomatico barese, I, Le pergamene del duomo di Bari (952-1264), a cura secondo un profilo modellato, forse, sulla figura di Giustiniano la cui fama di costruttore di Santa Sofia restò viva ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] le varie parti dell'impero e costituirvi una sorta di codice edificatorio. In genere però le fasi più antiche di questi a E un ottagono. La chiesa fu poi allargata forse da Giustiniano e corredata da un transetto, elemento molto raro nella regione, ...
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CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] A. Paribeni
Secoli 8°-12°
L'accordo stipulato nel 688 tra Giustiniano II e il califfo ῾Abd al-Malik rimase in vigore per sec. 12° a C. e nel sec. 13° a Creta, fu lo scriba di un codice del 1153 (Roma, BAV, Barb. gr. 449; Weyl Carr, 1987, nr. 103) e ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] reliquia di Roma, peraltro l'unica tra le miniature del codice incorniciata e inserita nelle colonne del testo.L'Ermeneutica della macedoni patrocinarono un revival dell'arte dell'epoca di Giustiniano e di quella di Eraclio come mezzo per restaurare ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] della tradizione bizantina ebbe inizio con l'editto di Giustiniano del 529. Dopo la stipulazione del trattato di pace nell'apprendimento della filosofia. Così in una iniziale istoriata di un codice del De civitate Dei di s. Agostino del sec. 12° ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...