La prima raccolta di leggi imperiali di cui si abbia conoscenza nell’esperienza giuridica romana, risalente al 291-92 d.C. La raccolta – che fu detta Codex per via della caratteristica veste editoriale, [...] e Gregorianus perché ne fu autore un privato, di nome Gregorio o Gregoriano, di cui non si hanno notizie – conteneva rescritti, a Settimio Severo e, forse, ad Adriano. Il Codice g. si rivelò utilissimo nella pratica giudiziaria, poiché contribuì ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] avvenuto, è incerto; pare tuttavia che il nuovo significato, già accettato dopo che furono comparsi i codicigregoriano, ermogeniano, teodosiano e giustinianeo (v. giustiniano; teodosio; roma: Diritto), si sia affermato definitivamente nel linguaggio ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] ,1 (1° ott. 325), che trasformava la la pena ad ludos in ad metalla, fosse intenzionale o meno.
9 I CodiciGregoriano ed Ermogeniano erano opere private e non ufficiali: il primo fu pubblicato verisimilmente a Roma nel 291, come silloge di rescritti ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] scuole di Treviri e di Ratisbona. Sue opere capitali sono il codice di Egberto ora a Treviri, l'evangeliario di Ottone III, Franchi, poi in quello dei Sassoni. L'introduzione del canto gregoriano non fu però molto agevole, poiché il sistema tonale dei ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] , è il grande storico di questo secolo, che ha in Gregorio da Sanok e Filippo Buonaccorsi i primi umanisti e in Wit e XIII si ornarono i manoscritti anche nei conventi polacchi. Il codice più interessante è la Vita di S. Edvige, principessa di ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Stazionarî sino dal sec. XIII, quelle monastiche: di San Salvatore, doviziosissima di codici; dei francescani; dei serviti; quella del Collegio gregoriano, fondata da Gregorio XI (1371); la Biblioteca capitolare assai curata sino dal sec. XIV, e ...
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È un titolo di credito che circola all'ordine e che contiene l'obbligazione di far pagare o di pagare al possessore del titolo una somma determinata. Natura ed effetti cambiarî del titolo dipendono dalla [...] I, titolo X, del primo libro). Questa parte del nostro codice è modellata sul diritto cambiario germanico: non è più necessario a certo tempo data, i mesi si computano secondo il calendario gregoriano. Nella cambiale a giorno fisso, se l'anno non è ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] . A quanto è testimoniato dal diario concistoriale conservato nel codice Vat. lat. 12123, M. spostò spesso la sua Bonifacii P. P. IX (1389-1404), Innocentii P. P. VII (1404-1406) et Gregorii P. P. XII (1406-1415), a cura di A.L. Tăutu, Roma 1970, ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] fu enorme, e P. non ne vide la fine. Il codice sarebbe infatti stato promulgato da Benedetto XV nel 1917. Come molte norme ma si raccomandava in modo particolare l'uso del canto gregoriano, mentre si proibiva l'uso della musica cosiddetta profana. ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] , in gran parte miniati, ebbe forte impulso dallo sviluppo del diritto canonico, a seguito della riforma di Gregorio VII (1073-1085). I codici di decretali, le opere di Pietro Lombardo e di Ivo di Chartres, il Decretum Gratiani e poi i lavori dei ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....