Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hongkong (n. Canton 1946). Memore delle tradizioni del musical hollywoodiano e dei film d'arti marziali, il suo cinema si è contraddistinto per il [...] supervisore alla sceneggiatura e aiuto regista, prima di esordire dietro la macchina da presa con Tit hon yau ching (The young dragons, Hard target (Senza tregua, 1993), Broken Arrow (Nome in codice: Broken Arrow, 1996), Face/Off (Face/Off. Due facce ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] presto un film diretto da R. Howard (2006; Il codice da Vinci), accolto negativamente dalla critica e piuttosto tiepidamente dal ingigantito e dilatato, nel virtuosismo tecnico (i movimenti di macchina) e nei fraseggi della musica di E. Morricone. Un ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] tipo di r. consistono nel far sentire la presenza della macchina da presa.
Il verosimile e l'effetto di reale
Dopo questo per il quale esso ha un effetto straniante, spezza i codici della rappresentazione, ricorda che si è davanti a uno schermo: ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Laurie Dickson nei cortili e nei palazzi vaticani con una macchina da presa dell’American Biograph and Mutoscope, sugli operatori vescovi degli Stati Uniti che, non ritenendo sufficiente il Codice Hays23 per la tutela morale del paese, avevano dato ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] hanno riflettuto sul nuovo mezzo fu soprattutto il potere della macchina da presa sul corpo, in particolare quello di isolarne l tra il gesto-comunicazione (quello che sottostà al codice comunicativo e comportamentale di un determinato ambiente) e ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] decisioni cruciali.
Il lungometraggio di genere. - La macchina dei sogni non avrebbe potuto creare la forma di ottenere l'autorizzazione a uscire nelle sale cinematografiche. Il codice contribuì a plasmare il classico stile hollywoodiano fino a ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] responsabile della loro morte in battaglia. Era quindi un inflessibile codice d'onore, "un mare di sangue" a indurre Constance del Richelet, dove la lanterna magica era definita "una piccola macchina che serve a far vedere al buio su un muro bianco ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] idea del sapere (P. Rossi, I filosofi e le macchine, 1962, pp. 68-103). La concezione di "istruzione Histoire du cinéma, 1er vol., 1895-1914, art et industrie, Paris 1967.
Sul Codice D (foglio 8 recto A), 1485-1490:
F. Bevilacqua, M.G. Ianniello, ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] mezzo di rappresentazione, un codice, si può dire che il b. e n. è a sua volta un codice, un aspetto della convenzione, , caleidoscopiche in Čelovek s kinoapparatom (1929; L'uomo con la macchina da presa) di Dz. Vertov, mentre in Étoile de mer ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] semplicemente a escludere il "non interessante".
Dal segno al codice
L'invito metziano "a fare la semiologia del cinema" su , come quelli relativi al montaggio o ai movimenti di macchina, per quanto "facili", richiedono comunque una forma di ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...