. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] della parola (v. annona). Le leggi, contenute nel Codice Teodosiano (XIV, 2-6), si riferiscono principalmente alle città colpiti come reati dalla legge, che prevede per essi sanzioni penali di carattere pecuniario, più gravi per i datori di lavoro, ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Claudio Massenti
Claudio Massenti-Luciana Migliore
Maria Beatrice Fisso
(v. trapianto, XXXIV, p. 181; innesti e trapianti, XIX, p. 315; App. II, II, p. 51; trapianti, App. IV, [...] in deroga a quanto disposto dall'art. 5 codice civile.
Nonostante l'equivoca terminologia legislativa (l'art prelievo di parte del cadavere a scopo di trapianti terapeutici, in Giust. Penale, 1 (1975), pp. 287 ss.; M. Bianca, Diritto civile, ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] considerazione fu soppresso dal primo progetto del codice civile francese un articolo apposito, per stato patrio e là può esser convenuto a render conto civilmente e penalmente. Lo stato di residenza però può sempre prendere occasione dalla condotta ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] positivo, e, talvolta, esclusiva, come nel diritto penale. Alla consuetudine, quindi, non resta che un valore le consuetudini, eccettua gli usi e le consuetudini a cui il codice stesso espressamente si riferisce.
2. Consuetudo contra legem. - È ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] pubblicate nel 1723 (seguono le redazioni del'29 e del'70); a Modena, è pubblicato un codice generale nel 1771; in Toscana, la legislazione penale è unificata nell'86 (essendo falliti precedenti tentativi di codificazione generale); nel Veneto, si ha ...
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Contratto è definito dalla legge l'accordo di due o più persone per costituire, regolare o sciogliere fra loro un vincolo giuridico. Genericamente l'accordo di due o più persone sopra un oggetto d'interesse [...] , ossia il termine, la condizione, il modo, la clausola penale, ecc.
Il consenso è il concorso delle volontà delle parti sulla formazione del contratto a mezzo di rappresentante. Il codice civile germanico si occupa dei contratti nella parte generale ...
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È la situazione processuale dell'imputato, il quale, essendo stato regolarmente citato in un giudizio penale, si astiene dal comparire al dibattimento, e della parte che si astiene da ogni attività processuale [...] ed è ora disciplinata dagli articoli 497-501 del codice di procedura penale 1930.
Bibl.: Adinolfi, La contumacia dell'imputato, in Priv. penale, II suppl., 1916; A. Andreotti, Contumacia penale, in Encicl. giur. it., 1900; A. Bicci, Della contumacia ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] e cognomi può, oltre che nei suaccennati casi previsti dal codice civile, avere luogo anche per volontà dell'individuo, quando però , a cui tale nome non spetti, di usarne. E la legge penale (art. 494 del cod. pen.) punisce infine chi aaribuisce a sé ...
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(XIII, p. 146; App. I, p. 526; II, I, p. 804; III, I, p. 500; IV, I, p. 611)
La riforma del diritto di famiglia (l. 19 maggio 1975 n. 151) può essere considerata un momento fondamentale nel lungo processo [...] col. 1153; L. Ciampi, La differenza tra i sessi nel Codice civile, in Rivista del notariato, 41 (1987), pp. 301 ss Padova 1978. Sul diritto penale, cfr.: P. Brignone, La violenza carnale nel rapporto tra coniugi, in Cassazione penale, 18 (1978), pp. ...
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È l'arabo qāÿī (pronunziato qāẓī in persiano, turco e hindūstānī), "colui che decide" (una questione, una controversia, ecc.), designazione tecnica del magistrato che, in nome e per delega del sovrano, [...] nella pratica sovrani e governatori avocavano a sé cause penali e parte di quelle civili che non richiedessero speciali musulmano ch'era rimasto di loro competenza; poi, con il codice civile pubblicato il 4 aprile 1926 ed entrato in vigore sei ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...
penale
agg. e s. f. [dal lat. poenalis «che concerne la pena, il castigo», der. di poena «pena»]. – 1. agg. a. Che riguarda le pene giudiziarie, o le norme che le prevedono, o i fatti giuridici da cui possono conseguire: diritto p., il complesso...