PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] XV-XVI, Bologna 1992, pp. 56-58; F. Cortesi-Bosco, Sulle tracce della committenza di Lotto a Bergamo: un epistolario e un codice di alchimia, in Bergomum, XC (1995), 1, pp. 16-19, 40; P.O. Kristeller, Iter Italicum. A cumulative index to volumes I ...
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GUARNELLI (Guarnello), Alessandro
Emilio Russo
Nacque a Roma nel 1531. Il padre, Agolante, era al servizio dei Farnese e il G. crebbe nella dimora romana della famiglia.
Le notizie biografiche su di [...] possesso di un padre G.M. Masazza, torinese, nel collegio di S. Brigida a Piacenza. Altre notizie riportano che il codice della traduzione, di mano del G. e corredato da copiose correzioni d'autore, si conservava nella biblioteca dei padri barnabiti ...
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BRACA, Vincenzo
Enrico Malato
Nacque, probabilmente a Salerno, nel 1566. Il suo nome fu in certo modo riscoperto, nella seconda metà del secolo scorso, allorché vennero successivamente alla luce le [...] entrambi i manoscritti. Quest'ultima data si legge in calce ad una "Lettera de 'a Cava alla Repubreca de Genua" contenuta nel solo codice non autografo (ms. XIV. E. 45, f. 62), ma nulla prova che questa come le altre due o tre operette contenute nel ...
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PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] , in cui è cruciale l’apporto del ballo pantomimo.
In un decennio il trattato si impose come testo di riferimento, «il Codice delle leggi del teatro, dalla di cui esecuzione può solamente sperarsi il principio di una nuova epoca di costumatezza e di ...
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CAPPELLI, Antonio
Eugenio Ragni
Nacque il 17 genn. 1818 a Modena da Giuseppe e da Teresa Tavernarini. A diciassette anni dovette interrompere gli studi regolari, costretto dalle precarie condizioni [...] vicesegretario della Bibl. Estense (8 marzo 1860). Aiutato da sovvenzioni ministeriali, fu a Piacenza, dove trascrisse le varianti del codice Landi, rilevandone tra i primi le soprascrizioni di mano diversa; e a Milano, dove spogliò tra gli altri il ...
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DENALIO (Denaglio, Denaglia), Francesco
Martino Capucci
Nacque a Reggio Emilia il 12 genn. 1533 (ma lo stesso D., oltre che questa data, attesta anche quella dell'8 gennaio) da Gandolfò e da Camilla [...] varianti d'autore. Lo Specchio spirituale ha lo stesso contenuto di questa prima parte, tranne le cantiche alla Vergine, ed è codice piùtardo e corretto, forse preparato per la stampa. Qui è anche firmata da Stefano Guazzo la lettera prefatoria, e al ...
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Scrittore statunitense (n. Oak Park, Illinois, 1899 - m. Sun Valley, Idaho, 1961). Romanziere tra i più celebri del Novecento, tema ricorrente di tutta la sua opera è la sfida alla morte, carattere distintivo [...] anglosassone di reportage. Al centro del suo mondo interiore sta l'esigenza di una norma individuale, di un personale codice d'azione come unico valore riconosciuto. Così anche nelle sue novelle, raccolte insieme con una commedia (The fifth column ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] scene di genere, come l’esemplare di Darmstadt (testo del 14° sec., illustrazioni del 15°). Tra le Bibbie è famoso il codice Kennicott 1 (Oxford, Bodleian Library; prodotto a La Coruña nel 1476), splendido per la calligrafia e per gli ornamenti, nei ...
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VARGAS LLOSA, Mário
Ruggero Jacobbi
Scrittore peruviano, nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936. Dopo aver iniziato gli studi letterari all'università di Lima, li portò a compimento in Spagna. Da Madrid [...] fondamentale di V. L. in questo romanzo è quello della difficoltà, o forse dell'impossibilità, di istituire un codice di comportamento morale, e di seguirlo, in un mondo dominato dall'aggressività e dallo spirito di sopraffazione. Straordinario è ...
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VITALE di Blois (Vitalis Blesensis)
Salvatore Battaglia
Poeta latino medievale, autore di due commedie cosiddette "elegiache": Aulularia e Geta (altrimenti detta Amphitryon). Nella prima si nomina esplicitamente, [...] e di Domenico da Prato: tuttavia il Boccaccio conobbe l'opera originale, come fa fede una sua copia autografa nel codice Laurenziano XXXIII, 31. Intorno al 1420, E. Deschamps ne faceva una traduzione in 1106 ottonarî.
Ediz. e bibl.: G. Cohen ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...