Il codice di Perelà Romanzo allegorico (1911, ripubblicato nel 1954 col titolo Perelà uomo di fumo) di A. Palazzeschi.
Il protagonista, Perelà, è un misterioso personaggio, un uomo fatto di fumo, del quale [...] sono narrate le vicende della sua missione nella società, dopo che per trentatré anni è vissuto in un camino e prima che scompaia nuovamente, dissolvendosi in una nuvola di fumo uscita dalla cappa di un ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] Fabio Vigili tra il 1508 e il 1510 e di cui si sono poi perse le tracce.
Non compare invece nella lista un altro codice matematico, di notevolissima importanza, passato per le mani del Filelfo. Si tratta del Vat. gr. 218 (BAV), del sec. IX-X, che è ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] morte come quello della sua nascita.
La produzione più interessante del D. ci è stata salvata in blocco da un codice prestigioso, il Laurenziano XXIX, 8, dovuto a un amanuense d'eccezione, Giovanni Boccaccio, che questi testi avrà avuto da ambienti ...
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Titolo attribuito nel 1881 a un poemetto toscano contenuto in un codice pergamenaceo (probabilmente prima metà 14° sec.) della Biblioteca universitaria di Montpellier. Riduzione, in 232 sonetti, della [...] parte narrativa del Roman de la Rose, descrive le difficoltà che deve affrontare un amante nella conquista del fiore, cioè della donna. L’opera fu composta nel terzultimo o al massimo penultimo lustro ...
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Scrittore italiano (Alì 1919 - Roma 1992); a parte le poesie del Codice siciliano (1957; nuova ed. accresciuta, 1978), è noto per il contrastato successo del monumentale romanzo Horcynus Orca (1975): un [...] progetto ambiziosissimo, teso a riunire in un solo libro tutta la tradizione narrativa dell'Occidente, dalla Bibbia a Omero, al Decameron, ai poemi cavallereschi, per riscriverla e coglierne l'immutata ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] per la donna amata ("fior di cortesia", v. 8), o il motivo del cuore separato dal corpo e custodito dalla dama (v. 14).
Il codice Vat. Lat. 3793 (A) della Biblioteca apost. Vaticana, in cui compaiono "Si come il sol" e "Voria c'al dio d'Amor", fu ...
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Umanista (n. 1407 circa - m. Bologna 1449). Insegnò a Bologna. Nel 1427 scoprì il codice di Celso; di lui restano qualche prolusione, alcuni panegirici e lettere. ...
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Giurista e scrittore spagnolo (Écija, Siviglia, 1808 - Madrid 1865), ebbe notevole parte nella redazione del codice penale spagnolo del 1848. Come autore drammatico, dopo l'esordio con Alfredo (1835), [...] d'ispirazione dumasiana, trasse spunto dalla materia leggendaria spagnola (Los Infantes de Lara, 1836; Bernardo, 1848). Pubblicò anche una descrizione artistica e politica dell'Italia (Italia, 1857) ...
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Rimatore fiorentino che combatté a Montaperti (1260) e fu attivo negli ultimi decennî del sec. 13º. Il codice Vaticano 3793 ci ha trasmesso la massima parte delle sue liriche (61 canzoni e oltre cento [...] sonetti) di varia intonazione e struttura tra provenzale e stilnovista, ravvivate da spunti popolari e realistici. Ma è poeta mediocre e più sperimentatore di varî temi e motivi che interprete di un suo ...
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Retore latino, autore di un dialogo Vergilius orator an poeta, di cui ci è stata tramandata in un solo codice la parte introduttiva contenente diverse notizie utili per la sua biografia: nato in Africa, [...] visse a Roma sotto Domiziano, quindi in Spagna, a Tarragona, infine di nuovo a Roma all'epoca di Adriano. Nonostante il diverso nome indicato dal codice, è probabilmente da identificare con L. Anneo Floro (v. la voce prec.). ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...