(I, p. 594; App. I, p. 32; II, 1, p. 34; v. anche aeroplano, in App. II, 1, p. 39).
Le costruzioni aeronautiche.
1. Evoluzione delle strutture aeronautiche. - In campo aeronautico è sempre stata dominante [...] in volo valori superiori a quattro per il coefficientedi portanza, riferito alla pressione dinamica. Nella sua forma "possibilità di basare il regime giuridico dello spazio ultra-atmosferico sulla natura ed il tipo di particolari attività spaziali". ...
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L'aerologia studia l'atmosfera libera, cioè quegli strati dell'atmosfera che non sono in diretto contatto col suolo. A un primo esame la distinzione tra aerologia e meteorologia appare alquanto artificiale; [...] il coefficientedi dilatazione dell'aria.
Se questa formula va bene per piccole differenze di altezza, p. es., fino a un migliaio di metri, il servizio aerologico rallentò alquanto la sua attività (i posti di sondaggio con palloni piloti scesero a 24 ...
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TELEMETRIA ELETTRONICA
Piero Bencini
I progressi realizzati dall'elettronica hanno fatto moltiplicare le sue applicazioni ai più svariati campi diattività e non potevano mancare, tra questi, la geodesia [...] il segmento
(valutando la curvatura dell'arco in base al coefficientedi rifrazione) e da questo l'arco
che è funzione delle quote anche l'applicazione di laser a più colori.
Altri satelliti attivi sono equipaggiati di trasmettitori e risponditori ...
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(App. V, i, p. 691)
La c. e. viene definita come l'idoneità di un dispositivo, di un apparecchio o di un sistema, a funzionare correttamente nel proprio ambiente elettromagnetico senza produrre disturbi [...] di compatibilità in tutti i settori diattività della società ha determinato la messa a punto di normative e standard di riferimento, anche internazionali, per campi dicoefficientedi riflessione, la perdita d'inserzione e l'andamento del ritardo di ...
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Magnetofluidodinamica dei plasmi
Roberto Pozzoli
Gli sviluppi più rilevanti della m. dei p. si devono al notevole incremento delle osservazioni sperimentali, riguardanti sia plasmi astrofisici e spaziali, [...] è caratterizzata da un coefficientedi diffusione η/μ0 e da un tempo caratteristico di diffusione sulla lunghezza L dato satelliti di misure di vento solare, raccolti per alcuni decenni, lo studio della correlazione fra l'attività geomagnetica e ...
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Gli esperimenti di d. sono stati enormemente facilitati negli ultimi anni dalla maggiore disponibilità di radioisotopi verificatasi grazie all'entrata in funzione di numerosi reattori nucleari; ciò in [...] diffusione dalla temperatura si esprime, a pressione costante, mediante la relazione
ove D è il coefficientedi diffusione alla temperatura T, E l'energia diattivazione del processo, R la costante dei gas, D0 una costante il cui valore dipende dai ...
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Fisico francese, nato a Sèvres nel 1889, morto a New York nel 1969. Figlio del fisico M. Brillouin, fu professore di Fisica teorica prima alla Sorbona (1928) e poi al Collège de France (1932). Nel 1941 [...] medio di una particella nel tempo τ e D il coefficientedi diffusione.
Nel 1921 previde la diffrazione di onde , essendo k la costante di Boltzmann.
Nel corso della sua intensa ed eterogenea attività scientifica, una parte importante hanno ...
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Semiconduttori
Franco Bassani
Federico Capasso
Proprietà generali, di Franco Bassani
Superreticoli e microstrutture artificiali, di Federico Capasso
Proprietà generali di Franco Bassani
Sommario: 1. [...] con la temperatura secondo una funzione del tipo N exp
,
in cui l'energia diattivazione A e il coefficiente N dipendono dalla concentrazione e dal tipo di impurezze.
a) Semiconduttore intrinseco
In questo caso, per definizione, la concentrazione ...
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Neutroni
EEdoardo Amaldi
di Edoardo Amaldi
SOMMARIO: 1. Il neutrone. □ 2. La scoperta del neutrone e della radioattività artificiale. □ 3. I neutroni lenti. □ 4. Le principali proprietà del neutrone. [...] Szilard, 1936).
Per energie superiori a qualche decina di eV il metodo per attivazione non può più essere usato, mentre si possono una volta fissata la loro energia, hanno un coefficientedi assorbimento che è una funzione crescente e regolare del ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La fisica matematica
John L. Heilbron
La fisica matematica
1. Definizioni e ambito
L'oggetto della fisica matematica, nel periodo che [...]
Nell'attività pratica di ricerca della scuola francese le teorie potevano essere così sofisticate dal punto di vista a un decimo di grado nel primo e a un millesimo di grado nell'altro; le cifre significative dei coefficientidi espansione sono tre ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...