CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] e considerazioni di cui il pubblico spesso non aveva cognizione, sicché era portato a considerare il commercio internazionale tale da scuotere la borghesia e farle temere gravi rivolgimenti sociali. Giudicata per quello che si proponeva di essere, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] nuovo governo e nuove ragioni di sviluppo» (Raimondi, in La cognizione del paesaggio, 2008, p. 39).
Tramontata tale illusione, Gambi (nel caso dell’ultima, ad es., con la storia sociale e la storia economica) piuttosto che reciproche. E la ragione ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] recò solo nel 1970) mostra una notevole cognizione geografica, idrografica, storica ed etnologica, con inserti di nuove idee di giustizia ed emancipazione, le prime lotte sociali, i boicottaggi e gli scioperi agrari, la propaganda politica, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] la stratificazione sociale del Paese da rinnovare e condivise la cognizione della straordinaria » (p. 69), dove lo studioso poneva un duplice problema: la configurazione sociale e istituzionale di due Italie, quella dei Comuni e quella del Regno, e ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] delli esseri sensibili di compiere, senza previa esperienza o cognizione, certa serie di atti con ordine, costanza ed efficacia , pp. 517-521.
Bernard, L.L., Instinct: a study in social psychology, New York 1924.
Caprara, V., Carotenuto, A., De Coro, ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] la Sanseverino ebbe "una soda virtù nella moral filosofia, una perfetta cognizione delle scienze, e più nella poesia" (IV, p. 469): potenziale informativo anche al riguardo della vita culturale e sociale della Napoli sei-settecentesca. Non ce se ne è ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] del decreto luogotenenziale, di "prendere cognizione delle condizioni politiche ed economiche di istituto parlamentare, verso l'esercito forte, la politica coloniale e il movimento socialista); Le carte di Giovanni Lanza, III, Torino 1936, passim;V, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] Stato inteso come il naturale sviluppo di un animale sociale e politico intenzionato non soltanto a vivere ma a notare con attenzione che per quanto re e principi debbano avere cognizione in modo speciale del bene del regno e dei loro domini, ...
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Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] rappresenta in effetti un problema cerebrale reale.
3.
La cognizione
L'ansia come risposta a una situazione di minaccia può ma questa paura diventa estrema e invalidante nei fobici sociali. Il fobico sociale teme, per es., di parlare in pubblico e ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] soprattutto in quelli più in voga e aderenti alla temperie culturale e sociale del secolo - il trattato in forma di dialogo e il testo di Achille Tazio; l'orazione di Galeno sulla "cognizione delle buone arti"; lo Stato del Cursore Cristiano di ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...