Studio comparato del comportamento animale, con l’assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino e distinguano ciascuna specie al pari dei caratteri morfologici. Scopi primari dell’e. sono [...] e zoologia, da un lato, scienze sociali e discipline psicologiche, dall’altro.
Approcci e metodologie
L’e. si è della socialità.
Le scuole che si occupano del comportamento animale sono due. La scuola comportamentistica (o scuola americana), fondata ...
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Imprinting animale
Stefano Parmigiani
Il fenomeno definito imprinting animale si riferisce a quelle forme di apprendimento che avvengono durante gli ultimi stadi della vita prenatale e/o le prime fasi [...] sperimentali misero in evidenza le grandi capacità di apprendimento e la plasticità del comportamento animale. Per gli psicologi l'animale era privo, alla nascita, di qualsiasi informazione riguardo al comportamento da esplicare che si sarebbe ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] a specie zoologiche diverse; più frequente è il confronto fra determinate caratteristiche e funzioni psicologiche nell’uomo e in un certo tipo di animale. All’interno di una stessa specie biologica le differenze individuali possono derivare da tre ...
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aggressività In psicologia, stato di tensione emotiva generalmente espresso in comportamenti lesivi e di attacco. Il problema dell’a. ha assunto crescente importanza per le scienze naturali e umane.
In [...] di attacco e fuga, e la struttura caratteriale nella sua interazione con l’ambiente.
Altri studi di psicologiaanimale (v. fig.) hanno apportato al problema dell’a. l’ulteriore distinzione tra aggressione predatoria, aggressione interspecifica e ...
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Psicologo statunitense (Williamsburg, Massachusetts, 1874 - Montrose, New York, 1949). Fu (dal 1904) prof. di psicologia alla Columbia University. Sia come teorico, sia come sperimentalista T. può essere [...] Stati Uniti (1917-18). Fu presidente dell'Associazione americana di psicologia (1912) e dell'Accademia delle scienze (1920).
Pensiero
Dei suoi studi sulla psicologiaanimale e sulla teoria dell'apprendimento sono rimasti classici gli esperimenti ...
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Filosofo e teologo tedesco (Amburgo 1694 - ivi 1768). Tipico rappresentante della teologia illuminista luterana, è conosciuto soprattutto per l'Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer [...] la rivalutazione del senso comune lo avvicinano ai cosiddetti filosofi popolari. Notevole il suo lavoro nel campo della psicologiaanimale (Allgemeine Betrachtungen über die Triebe der Tiere, 1760), che lo condusse a una classificazione degli istinti ...
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Psicologo e psichiatra inglese (Londra 1907 - Skye1990). Dopo aver studiato scienze naturali e medicina, ha lavorato come psichiatra alla London child guidance clinic (1937-40) e successivamente (1946-72) [...] di integrare in una prospettiva unitaria dati provenienti, oltre che dalla psicanalisi, anche dall'etologia e dalla psicologiaanimale. Opere principali: Personal aggressiveness and war (in collab. con E. F. M. Durbin, 1938); Forty-four juvenile ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] del behaviorismo, che allargava lo studio dei processi sensoriali alla psicologiaanimale e comparata, fu definitivamente abbandonata l’impostazione introspettiva wundtiana.
Nella psicologia contemporanea s. è termine di difficile definizione, su cui ...
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Psicologo (Breadysville, Pennsylvania, 1876 - New Haven, Connecticut, 1956). Insegnò alla Harvard University (fino al 1917), dopo avervi compiuti gli studî (sotto la guida di W. James e H. Munsterberg). [...] Gli si devono importanti studî di psicologiaanimale. Si occupò tra l'altro della visione negli animali, avendo come collaboratore J. B. Watson (1911). S'interessò successivamente anche ai test mentali, elaborando tra l'altro una scala che costituì ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] con l’uso del microscopio rivelò parti mai vedute di animali e vegetali. Con l’affermarsi del razionalismo cartesiano gran parte fisica, di filosofia della biologia, di filosofia della psicologia ecc.).
Origine e sviluppo. Le sue radici storiche ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...
forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...