Pronipote di Tarquinio Prisco e sposo di Lucrezia; dopo l'oltraggio di Sesto Tarquinio, cooperò con Bruto alla cacciata dei Tarquinî da Roma e gli fu collega nel primo consolato. Poi, dallo stesso Bruto fu costretto ad abdicare e ad andare in esilio perché nessuno della gente tarquinia rimanesse in Roma ...
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Matrona romana, figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino e sposa di L. Tarquinio Collatino: secondo la tradizione, peraltro assai sospetta, avrebbe suscitato per i suoi rari pregi un'insana passione in Sesto, [...] figlio di Tarquinio il Superbo. Avendole questi usata violenza, per sottrarsi al disonore, si sarebbe uccisa, provocando così lo sdegno del popolo che costrinse il re e i suoi figli a esulare in Cere ...
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Console (m. 503 a. C.), le sue gesta furono falsificate da Valerio Anziate, probabilmente reduplicate su quelle di L. Valerio console nel 449. Sarebbe stato eletto console nel 509 in luogo di Collatino, [...] e di nuovo nel 508, 507, 504; avrebbe trionfato sugli Etruschi, i Veienti e i Sabini. Avrebbe cooperato alla formazione del nuovo stato con le leggi Valerie, e istituita la provocatio ad populum. Per il ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] Collalto amato da Gaspara Stampa, il C. respirò sin da bambino un'atmosfera satura d'orgoglio e, insieme, d'ansia.
Arroccata nel castello avito di San Salvatore, la sua famiglia - indubbiamente la più ...
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VALERIO Publicola, Publio (P. Valerius Volusi f. Poplicola)
Alfredo PASSERINI
Figura leggendaria dei primi anni della repubblica romana; la tradizione su lui fu elaborata soprattutto da Valerio Anziate, [...] alla cacciata dei re, apparve tanto leale verso la nuova costituzione, che fu eletto console nel 509 a. C., in luogo di Collatino: da allora egli spese energie e ricchezze per lo stato. Console altre tre volte (508, 507, 504), trionfò degli Etruschi ...
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Ultimo re di Roma (dal 534 al 509 a. C.); figlio o nipote di Tarquinio Prisco, sarebbe salito al regno alla morte di Servio Tullio. Stando alla tradizione antica, perseguitò i senatori e oppresse il popolo; [...] la costruzione del tempio di Giove Capitolino). Fu cacciato in seguito all'offesa arrecata dal figlio Sesto a Lucrezia moglie di Collatino. I tentativi fatti da T. per rientrare in Roma (per mezzo di una congiura, con le armi dei Tarquiniesi e dei ...
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COLLALTO, Antonio Rambaldo
Renzo Derosas
Appartenente al ramo di San Salvatore della nota famiglia comitale, la cui giurisdizione si estendeva su numerosi castelli della Marca Trevigiana, e che ancora [...] , che, intrecciandosi come in un dialogo con quelli della Bergalli, pretendevano emulare poeticamente la vicenda di Gaspara e Collatino, circostanza questa che alla malignità di taluno parve indicare l'esistenza di una reale passione d'amore tra i ...
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collatino
agg. [dal lat. Collatinus]. – Di Collazia, abitante o nativo di Collazia (lat. Collatia), antichissima città del Lazio, circa 15 km a est di Roma, decaduta già in età repubblicana: via Collatina, antica via romana che, distaccandosi...