BARTOLOMEO da Brescia (Bartholomaeus Brixiensis; "Avogadro Bartolommeo bresciano", senza serio fondamento, nella Biblioteca bresciana del Peroni)
Roberto Abbondanza
Della sua vita si conosce poco. Che [...] derivanti dalla teoria o dalla pratica del diritto romano-canonico, casi formulati astrattamente o emergenti da in digestum vetus. Si conserva questo a penna - in Cantabrigia nel Collegio di S. Pietro, al Codice 165. VI. De Casibus conscientiae.Anche ...
Leggi Tutto
CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] . Vincitore di un posto messo a concorso dal Collegio delle province, si iscrisse all'università di Torino i primi mesi del 1872 scrisse la memoria De exceptionibus in iure romano (Torino 1873) per il premio Dionisio bandito dalla facoltà torinese e ...
Leggi Tutto
CIPOLLA (Caepolla, Cepola, Cepolla, Cevola, Zevola), Bartolomeo (Bartolomeo da Verona, Bartholomaeus Veronensis)
Onofrio Ruffino
Nato a Verona in data ignota ma presumibilmente verso l'anno 1420 da [...] si conserva a cc. 143r-194v del citato ms. 237 del Collegio di Spagna). Anche alcuni altri scritti minori del C. sono ancora II, Padova 1853, pp. 147 s.; F.C. Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, II, Torino 1857, pp. 712-714; G. C. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Federigo Bambi
«Non per lo mondo, per cui mo s’affanna /
di retro ad Ostïense e a Taddeo, /
ma per amor de la verace manna // in picciol tempo gran dottor si feo» (Paradiso [...] sua costruzione giuridico-politica. Il punto riguarda il ruolo del collegio dei cardinali e i suoi rapporti con il pontefice.
Da intima unità dell’uno e dell’altro diritto, del diritto romano-giustinianeo e di quello canonico.
Fu detta aurea in certe ...
Leggi Tutto
senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] in età regia, corrispondendo il numero allo schema ternario dell’antichissimo Stato romano (tre tribù e trenta curie). Con Silla il S. fu Ma quando alla monarchia vitalizia si sostituì il collegio di magistrati annui, col diritto di reciproca ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] nel 1897 e rieletto senza interruzione fino al 1919 nel collegio di Partinico, dove, sulla scia del padre e a crisi dello Stato liberale, affrontata con lucida consapevolezza da Santi Romano (Fotia 2001, pp. 141-50), viene da lui ricondotta ...
Leggi Tutto
FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] classiche e grazie ad una solida conoscenza del diritto romano-canonico, il F. giunge alla conclusione che l'età solenne processione per la posa della prima pietra della nuova sede del collegio e della chiesa dei gesuiti, con i quali il F. mantenne ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Silvio Spaventa
Bernardo Sordi
Protagonista della vicenda risorgimentale, esponente di spicco della Destra storica, membro delle più alte istituzioni in momenti nevralgici della storia dello Stato unitario, [...] ministro dell’Interno Giuseppe Zanardelli.
Non eletto nel consueto collegio abruzzese di Atessa, accoglie l’invito a candidarsi a a cura di S. Marotta, Napoli 1997.
Bibliografia
P. Romano (Alatri), Silvio Spaventa. Biografia politica, Bari 1942.
G.M ...
Leggi Tutto
JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] quale rivolgeva la sua produzione imponevano l'uso del carattere romano, e quello che lo J. incise nel 1470, nella illuminated Venetian incunable, in Treasures of the Library of the Trinity College, Dublin, Dublin 1986, pp. 86-96; M. Lowry, Venetian ...
Leggi Tutto
AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] l'alleanza delle altre fazioni in cui si divideva il collegio cardinalizio e delle potenze che esse rappresentavano, donde il nome volante"; ma sin dai primi mesi del suo soggiorno romano legami assai più intimi e durevoli che non quelli determinati ...
Leggi Tutto
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
CD-ROM
〈čiddì-ròm; all’ingl. sidì-ròm〉 (o CD-Rom, cd-rom) s. m. – Sigla dell’ingl. Compact Disc Read Only Memory «compact disc con memoria a sola lettura», che indica un compact disc di 12 cm di diametro contenente una grande quantità di dati...