PANZARASA, Rinaldo
Mario Perugini
– Nacque a Novara il 10 gennaio 1877, primogenito di Ercole e Luisa Fea; ebbe un fratello minore, Cesare, nato nel 1890.
Terminati gli studi giuridici, all’Università [...] di azionista e consigliere d’amministrazione. Nel 1946 pubblicò a Varese un saggio intitolato Liberalismo e collettivismo, esposizione erudita dei principi della democrazia liberale e del capitalismo messi in pericolo dal diffondersi dell’ideologia ...
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GRECIA
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Antonio Solaro
Emanuele Banfi
Mario Vitti
Vincenzo Tiné
Nunzio Allegro
Antonino Di Vita
Efi Strousa
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, [...] dei numerosi cambiamenti promessi nel suo ambizioso programma di ''terza via al socialismo'' tra socialdemocrazie europee e collettivismo burocratico. Il maggiore insuccesso lo registrò nel governo dell'economia, per cui si vide costretto ad adottare ...
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TERZO MONDO
Giampaolo Calchi Novati
(App. IV, III, p. 631)
Nonostante l'approvazione da parte dell'ONU, nel 1974, dei principi che in teoria avrebbero dovuto istituire un "nuovo ordine economico internazionale", [...] delle industrie statali deficitarie, la svalutazione delle monete. Quasi ovunque sono stati abbandonati gli esperimenti di collettivismo o di ''deconnessione'' dal mercato per arrivare a uno sviluppo autocentrato, rafforzando piuttosto i vincoli con ...
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FANFANI, Amintore
Guido Formigoni
Nacque a Pieve Santo Stefano (Arezzo), il 6 febbraio 1908, da Giuseppe e Annita Leo.
Il contesto familiare
La sua famiglia d'origine era piccolo borghese, con forti [...] sociale. Da una parte, si trattava di rivendicare la correzione del laissez faire tradizionale senza cadere nel collettivismo, dall’altra si evidenziava una fiducia tutta moderna nei nuovi compiti dello Stato in economia, da valorizzare ...
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SPINELLI, Altiero
Francesco Gui
– Nacque a Roma il 31 agosto 1907 da Carlo e da Maria Ricci, originari di Chieti e sposatisi a Roma nel 1905. Ebbero tre figli maschi e cinque femmine. Maria – sorella [...] Colorni nel Manifesto del 1944. Per Spinelli, cultore della «civiltà della personalità», sia le democrazie nazionali sia il collettivismo statalista creavano rivalità fra i popoli, in quanto «civiltà di massa» (Graglia, 2008, p. 166). A riprova, il ...
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GHISLERI, Arcangelo
Giuseppe Sircana
Nacque a Persico, in provincia di Cremona, il 5 sett. 1855 da Luigi, fattore in un'azienda agricola, e da Barbara Lodoli. All'età di 17 anni conseguì a Cremona il [...] incidere in modo determinante sulle scelte politiche del G. fu tuttavia una radicata incomprensione del classismo e del collettivismo.
Il G. riversò le idee portanti del suo pensiero politico nel Programma del Partito repubblicano italiano (PRI) per ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...] ; quest’ultima spesso però accompagnata da un’ideologia modernizzatrice, variamente associata a forme di socialismo e di collettivismo, entro regimi a partito unico che avevano notevoli analogie con i nazionalismi totalitari, compresa una spiccata ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] poteva prevedere.
Nel 1911 furono pubblicati Les liberés (Mémoires d'un aliéniste), nella cui prefazione l'Adam paragonò il collettivismo del romanzo alle tragedie greche, ai poemi classici, addirittura al Faust di Goethe, in quanto non è "analisi ...
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MORANDI, Rodolfo
Carmine Pinto
MORANDI, Rodolfo. – Nacque a Milano il 30 luglio 1902 da Enrico e da Enrica Maraviglia, terzogenito dopo due figli maschi.
La famiglia proveniva da Agra, nei dintorni [...] rispetto sia alla sfida del fascismo, sia ai nuovi bisogni della società europea. Nel suo pensiero le politiche collettiviste e le nazionalizzazioni, proprie della tradizione marxista, convivevano dunque con l’attenzione alla partecipazione di base e ...
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sociologia
Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti. La nascita della s. come [...] sociologiche contemporanee, in parte sovrapponibile alla prima, è posta dall’alternativa metodologica fra individualismo e collettivismo che, nella sua versione più radicale, ripropone la disputa di origine filosofica fra una prospettiva incline ...
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collettivismo
s. m. [dal fr. collectivisme, der. di collectif «collettivo»]. – Denominazione generica di ogni dottrina politica, e di un corrispondente sistema giuridico-economico, che postula la proprietà comune, affidata appunto alla collettività,...
collettivista
s. m. e f. e agg. [dal fr. collectiviste] (pl. m. -i). – Chi, o che, s’ispira al collettivismo o ne sostiene la dottrina; che riguarda il collettivismo o ne segue i principî (con questa seconda accezione, più com. collettivistico).