Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] e propagati dalla Chiesa, di un nuovo ordine sociale che metta fine alle ingiustizie del liberalismo senza cadere nel collettivismo marxista, che si sforzi di proteggere i deboli contro l'oppressione del laissez faire senza tuttavia imbrigliare gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] formazione era stato il suo ideale punto di riferimento. Come egli stesso ebbe a dichiarare in una sua pubblica «confessione» (Collettivismo e lotta di classe, L’Unità», 18 aprile 1913, p. 283), il socialismo teorico, da un lato, aveva offerto una ...
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CHIESA, Romualdo
Carlo Felice Casula
Nacque a Roma il 1º sett. 1922 da Angelo, commerciante, e Lina Polvani. Di formazione cattolica, maturò una coscienza antifascista nel corso dei suoi studi liceali, [...] del gruppo, si era giunti al superamento sul piano teorico delle tradizionali riserve cattoliche nei confronti del collettivismo marxista e della dittatura del proletariato, e sul piano politico all'individuazione nel partito comunista della forza ...
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DE FELICE GIUFFRIDA, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Catania il 17 sett. 1859 da Sebastiano e Maria Giuffrida (il cui cognome il D. si aggiunse), in una famiglia sottoproletaria e di ambigua [...] operaie affratellate svoltosi a Palermo nel maggio dello stesso anno, che si risolse con l'approvazione di una mozione "collettivista" proposta dal D. e dagli altri dirigenti socialisti.
Non fu comunque lungo il soggiorno maltese del D., la cui ...
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MADAGASCAR
*
Giampaolo Calchi Novati
(XXI, p. 808; App. II, II, p. 239; III, II, p. 5; IV, II, p. 365)
Secondo una stima del 1990 la popolazione del paese ammontava a circa 11.443.000 ab.; considerando [...] pour le redressement économique et social). I guasti provocati da una gestione economica passata in poco tempo dal collettivismo al liberismo monetarista e poi da una lunga stasi durante il cambio dalla Seconda alla Terza Repubblica hanno fortemente ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] alla medesima scelta. Nel settembre 1893, in occasione del congresso di Reggio Emilia, il F., dichiarando di accettare il collettivismo e la lotta di classe, annunciò la propria adesione al PSI. Nel suo intervento, riconfermò tuttavia la propria ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] contrario all'idea di una "fine" del diritto privato, che avrebbe ridotto il fascismo a "via italiana" al collettivismo, e condusse un lungo e serrato confronto con le teorie dello "Stato sindacale" (Panunzio ), della "corporazione proprietaria ...
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LANTINI, Ferruccio
Benedetta Garzarelli
Nacque a Desio, in provincia di Milano, il 24 ag. 1886, da Giuseppe, funzionario delle Ferrovie dello Stato, repubblicano e massone, e Rosa De Medici.
Ancora [...] proponeva sotto l'aspetto di condizioni eccezionali, ben lontane dalla normalità della vita vissuta" (F. Lantini, Individualismo, collettivismo, corporativismo, in Id., La via del ritorno. Conversazioni 1942-1943, Roma 1943, pp. 139 s.).
Nel novembre ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] proponendo, sulla scia delle contemporanee teorizzazioni di F. Albani, l'opportunità di un'adesione dei repubblicani al collettivismo, e per rendere più accettabile il suo sforzo di conciliazione degli estremi sostenne che comunque si sarebbe dovuto ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] pragmatici della politica e della guerra. La questione centrale è come garantire la solidarietà senza che questa diventi collettivismo. Blair ha 'rubato' i valori di moralità (legge e ordine), risparmio (economia) e autonomia (difesa) dalla loro ...
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collettivismo
s. m. [dal fr. collectivisme, der. di collectif «collettivo»]. – Denominazione generica di ogni dottrina politica, e di un corrispondente sistema giuridico-economico, che postula la proprietà comune, affidata appunto alla collettività,...
collettivista
s. m. e f. e agg. [dal fr. collectiviste] (pl. m. -i). – Chi, o che, s’ispira al collettivismo o ne sostiene la dottrina; che riguarda il collettivismo o ne segue i principî (con questa seconda accezione, più com. collettivistico).