SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] che vi fu trasportato, in quell'anno, da navi inglesi (192 in tutto, di cui 58 di Londra e 23 di Bristol).
Le colonie inglesi dell'America Settentrionale contavano nel 1715 solo 60.000 Negri, nel 1754 il loro numero era salito a 260.000, nel 1776 a ...
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SERVI
EEmanuele Conte
Termine ampio e non univoco al tempo di Federico, la parola servus ha indotto anche gli storici moderni a estese discussioni. Celebre è stata la critica di Marc Bloch, che in un [...] Bologna, probabilmente dello stesso Irnerio, che l'aveva inventata per chiarire il senso di un'istituzione tardoantica come il colonato, che sembrava sfuggire alla summa divisio del genere umano in liberi e servi. Formalmente liberi, ma legati alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia a Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia romana mostra sin dalle origini una forte vocazione [...] sia le terre coltivabili. In questo quadro diventa ben spiegabile la volontà dello stato tardoantico di legare per legge quanti più coloni possibile alla terra, in modo tale da avere garantite, oltre a degli stock di beni di consumo, le loro imposte ...
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Costantino I il Grande
Tommaso Gnoli
Il primo imperatore romano cristiano
Costantino I, che governò dal 306 al 337, fu il primo imperatore romano ad abbracciare la fede cristiana. Avviò importanti riforme [...] , provocò però anche un peggioramento della condizione di vita dei contadini, che progressivamente si videro trasformati in coloni, cioè in braccianti dipendenti dai grandi proprietari terrieri, sempre più legati alla terra che dovevano coltivare e ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] è solo che verso la metà del sec. VI a. C. Cartaginesi e Greci se ne contendevano il possesso. Di sicure colonie greche non conosciamo se non Olbia (Terranova Pausania). Poiché i Focesi di Marsiglia fondarono un'altra Olbia in terra gallica e poiché ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] 1917. Ma gli aumenti sono dovuti più all'eccedenza dei nati, anche per gli stranieri, che a nuove immigrazioni. Fra le colonie straniere domiciliate in Egitto le più numerose sono: la greca, che con 56.731 censiti nel 1917 rappresentava il 27,6% dell ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] sillabe atone solo in numero pari (2, 4, 6 e così via, non 1, 3, 5; regola di P. Maas), o finiscono ogni colon con un doppio dattilo (non quantitativo, s'intende, ma accentuativo: ἐξέτασις γίνεται). Vi è anche per vero, chi a tali regole si ribella ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] e i vetri, che in forme nuove vengono fabbricati non più soltanto ad Alessandria, ma nelle officine di Aquileia e particolarmente di Colonia sul Reno (v. toreurica; vetro e più avanti cap. xi, a e b).
Bibl.: VII. - i. M. I. Rostovcev, The Social and ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] un variegato universo di scrittori, sofisti, attori, musici, ginnasti, etère, e poi meteci, individui in prevalenza originari delle colonie (e perciò esclusi dal godimento dei diritti politici), assurti in taluni casi a ruoli di prestigio, mediante l ...
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IUGOSLAVIA (XX, p. 15)
Ugo FISCHETTI
Pino FORTINI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Oscar RANDI
Popolazione (p. 22). - I calcoli assegnano al totale del regno 15.174.000 ab. al gennaio [...] al compimento del ventunesimo anno (legge del 1919). I rapporti di colonato e altri simili rapporti giuridici fu10no aboliti dalle leggi agrarie, e i coloni furono dichiarati proprietarî indipendenti della terra coltivata. L'indennità agli antichi ...
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colonato
s. m. [dal lat. colonatus -us, der. di colonus «colono»]. – Nel periodo del tardo Impero romano, la situazione sociale e giuridica degli agricoltori che risultavano vincolati al fondo, imperiale o privato, da essi coltivato, per effetto...
colon1
còlon1 s. m. [propr., sost. neutro lat., dal gr. κῶλον «membro»] (pl. còla). – 1. a. Nella metrica classica, serie ritmica caratterizzata dall’avere una maggiore estensione rispetto al metro, che è l’unità minima, e dal fatto che può...