RONCHETTI, Scipione
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Portovaltravaglia, in provincia di Varese, nel 1846, morto a Milano il 1° dicembre 1918. Avvocato di grande fama, eletto deputato per la XIII [...] dal 1901 al 1902, nel gabinetto Zanardelli. Ministro di Grazia e giustizia nei due gabinetti Giolitti e Tittoni (3 novembre 1903-27 marzo 1905), ebbero da lui il nome le due leggi per la condanna condizionale e per il divieto del porto del coltello. ...
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FIESCHI, Sinibaldo
Calogero Farinella
Figlio di Giovanni Stefano e di Caterina Carpanino, nacque a Genova nel 1626: è questa la data più probabile, desunta dall'atto di ascrizione nella nobiltà genovese, [...] dell'onore che esplicava nel portare armi e nell'accompagnarsi a bravi. Nel 1645 subì una prima indagine per detenzione di coltello e presto incorse nelle leggi sul "discolato", tese a frenare le intemperanze dei giovani nobili: nel 1648 gli venne ...
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Bibbia
Umberto Mazzone
Nell’opera di M. si ritrovano diversi riferimenti a personaggi ed episodi della Scrittura, che per M. costituisce un testo esemplare, da leggersi «sensatamente» (Discorsi III [...] incerti nella ricerca delle motivazioni di una tale scelta. Nel testo sacro David, in quello scontro, non appare mai armato di un coltello o di altra arma da taglio («benché Davide non avesse spada», si legge nel primo libro di Samuele, 17, 50). Pare ...
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Bāb al-ḥadīd
Giuseppe Gariazzo
(Egitto 1958, bianco e nero, 90m); regia: Youssef Chahine; produzione: Gabriel Talhami; sceneggiatura: Abdel Hay Adib, Mohamed Abou Youssef; fotografia: Alvise Orfanelli; [...] cerca di dare la colpa del delitto a Abou Serib e si rifugia su un vagone con Hanouma, minacciandola con il coltello. La polizia lo accerchia e, con l'aiuto di Madbouli e Abou Serib, lo cattura, consegnandolo agli infermieri del manicomio.
Una ...
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(anche Fan o Pangwe o Pahouin) Una delle principali e più numerose popolazioni dell’Africa centro-occidentale, insediata nel Gabon, nel Camerun meridionale e nella Guinea Equatoriale.
Provenienti in epoca [...] anche ai Bantu autoctoni delle rispettive regioni: la circoncisione, la fabbricazione di stoffe di corteccia, l’uso della balestra e del coltello da getto ‘a becco d’uccello’, gli scudi di legno o di pelle di bufalo, la lavorazione del rame e dell ...
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DEVERS, Giuseppe
Silvana Pettenati
Nacque a Torino il 7 ag. 1823 da Antonio, soprastante agli operai della sartoria Demichelis, e da Giuseppa Lungagero. Dopo aver appreso i primi rudimenti del disegno [...] e dipinta" (individuati tra il vasellame conservato nel palazzo reale di Torino: Pettenati, 1986). Si tratta di sei piatti da coltello dalla tesa in oro ornata di stemma sabaudo, recanti nel cavetto ritratti a mezza persona copiati da celebri dipinti ...
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efficiente
Vincenzo Valente
L'aggettivo è usato più volte nel Convivio, sempre in unione con ‛ cagione ' (v.), a indicare il concetto filosofico di " causa efficiente ", il terzo dei principi aristotelici [...] equivalente di e., D. adopera anche ‛ movente ', ossia " causa motrice ": lo fuoco e lo martello sono cagioni efficienti de lo coltello, avvegna che massimamente è il fabbro (I XIII 4; il termine ricorre due volte); l'anima del fabbro è cagione ...
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Tale è il nome della dinastia dei re macedoni che regnarono fino ad Alessandro. Secondo la narrazione d'Erodoto tre fratelli argivi Gavane, Aeropo e Perdicca discendenti dall'Eraclide Temeno andarono tra [...] loro il sole, accennando al fascio di luce solare che dal camino si proiettava sul pavimento. Allora Perdicca con un coltello che aveva in mano circoscrisse lo spazio circondato dal sole e poscia ci si sporse tre volte per esserne rischiarato: quindi ...
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COPPA, Iacopo, detto Iacopo Modenese (Modanese)
Giorgio Busetto
Fu originario di Modena. Sul suo conto si hanno notizie scarse; P. Aretino lo dice "un' de i primi ceretani del mondo" (Lettere, II, l. [...] stendardo dove era raffigurata la bugia punita: una donna nuda con una lingua mozzata nella mano sinistra e un coltello nella mano destra. Pur vendendo le stesse cose degli altri cerretani, eccelleva tra loro per la versatile vena delle filastrocche ...
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leccare
Antonio Lanci
Il verbo nel senso proprio, riferito ad animali, ricorre in If XVII 75 di fuor trasse / la lingua, come bue che 'l naso lecchi, e Pg VIII 102 'l dosso / leccando come bestia che [...] CVII 11 or che darà colui che 'l coltel lecca?, il verbo indica l'atto del povero, che, non riuscendo a soddisfare pienamente la sua fame, giunge fino a " leccare il coltello ". Cfr. Roman de la Rose 11224 " Que donra qui son cousteau leiche? ". ...
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coltello
coltèllo s. m. [lat. cŭltĕllus, dim. di culter «coltello»; cfr. coltro]. – 1. Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale può essere dello stesso materiale della...
coltella
coltèlla s. f. [der. di coltello]. – 1. Grosso coltello con lama larga: c. da cucina; c. da macellaio. 2. ant. Specie di daga da portare al fianco. ◆ Dim. coltellina (che indica anche, regionalmente, tipi speciali di coltelli: quello,...