Si dicono cereali tutte le piante erbacee che, in coltivazione o allo stato spontaneo, producono frutti dai quali si può trarre farina, generalmente panificabile. Oltre che le piante, dette anche biade, [...] far, dei quali il primo sarebbe il frumento a grani nudi e il secondo il frumento a grani vestiti.
Il tritico, secondo Columella (II, 9, 13), che è l'autore antico che espone con maggiore ampiezza tali classificazioni, si distingue in tre specie: il ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] dei Romani ebbero carattere essenzialmente pratico e così le opere di Catone (De re rustica), di Varrone (De re rustica), di Columella, e le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio trattano solo di piante utili e del modo di coltivarle.
Nel sec. I dell ...
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Nacque a Pesaro da genitori libertini l'anno 170 a. C., passò la vita a Roma e giunse all'estrema vecchiezza. Era di piccola statura, ma d'animo fiero e superbo, e sentiva altamente di sé e dell'arte sua. [...] degli antichi sono senza riserva. Cicerone lo chiamò gravis, ingeniosus, summus, Orazio altus, Ovidio animosi oris. Vitruvio, Persio, Columella lo ricordano con molto onore. Quintiliano diede a lui e a Pacuvio la palma, Velleio Patercolo giunse a ...
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Classe di Vertebrati eterotermi, attualmente diffusi con oltre 6500 specie. La disciplina che li studia è detta erpetologia.
Anatomia
Tegumento. La cute è rivestita di scaglie o placche cornee cui spesso [...] hanno timpano, presente, invece, nella maggioranza dei Sauri, dei Cheloni e dei Coccodrilli. È presente la sola columella. Nell’orecchio interno si hanno tre canali semicircolari, l’utricolo e il sacculo provvisto di lagena, specialmente sviluppata ...
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SERPENTI (lat. scient. Ophidia; fr. serpents; sp. serpientes; ted. Schlangen; ingl. snakes)
Giuseppe SCORTECCI
Leonardo MANFREDI
Agostino PALMERINI
I Serpenti (Ofidî) costituiscono un sottordine [...] tubi di Eustachio. È presente invece la staffa ridotta a un sottilissimo bastoncello, la columella, la quale si estende dalla finestra ovale al quadrato. Essa columella peraltro è in molti casi ridottissima, trasformata in una lamella, che ricopre la ...
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PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] , che sono fatti per combattere anche contro i ladri; i Galli sono tra le popolazioni più adatte a questa funzione.
Columella dedica il VI e il VII libro della sua opera principale alla pastorizia o meglio all'allevamento del bestiame, buoi, cavalli ...
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Il termine cucina deriva da una forma lat. coquina da coquo (come culina da *cocslina) e sta a indicare il luogo proprio del focolare; così anche secondo un'etimologia varroniana culinam veteres coquinam [...] familiari erano diverse, la cucina era un ambiente piuttosto ampio da servire anche come luogo di riunione, secondo la prescrizione di Columella (I, 6; cfr. Varrone De re. rust., I, 13) che raccomanda che il tetto sia ben alto, affinché le fiamme non ...
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S'indicano col nome di emerologi dei calendarî, più o meno scientifici, compilati nell'antichità con uno scopo pratico: agrario, medico, nautico, ecc., e che si basano su osservazioni astronomico-astrologiche; [...] dell'autore del de ostentis. Questi calendarî e altri che hanno tante somiglianze coi latini (di Varrone, Columella, Ovidio, Plinio, Polemio Silvio, ecc.) avvalorano le loro osservazioni coi nomi di antichi astronomi (Democrito, Metone, Eudosso ...
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VEGEZIO
Plinio Fraccaro
. Di Flavius Vegetius Renatus (un codice anche Publi Vegeti Renati), autore di una Epitoma rei militaris, si sa molto poco. Era un alto funzionario, vir inlustris comes (pare [...] della Mulomedicina Chironis, testo in latino volgare conservato in un codice di Monaco di Baviera, con aggiunte derivate principalmente da Columella.
Ediz.: L'opera di Vegezio sull'arte militare fu molto letta nel Medioevo ed è perciò giunta a noi in ...
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CAMBIAGGIO, Carlo
Enza Venturini
Nacque il 12 dic. 1798 a Milano; figlio di un commerciante in seta, rimase orfano all'età di sei anni. Dopo aver frequentato, dal 1810, nel collegio di Parabiago il [...] di A. Granara (Venezia, teatro S. Benedetto, 26 giugno 1836). Mise insieme anche spartiti-centone fra cui: Il ritorno di Columella dagli studi di Padova ossia Il pazzo per amore (Milano, teatro Re, 17 giugno 1842), rielaborazione della farsa di A ...
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columella
columèlla s. f. [dal lat. columella, dim. di colŭmen «colonna»]. – 1. In anatomia umana, il nucleo o asse osseo della chiocciola dell’orecchio, di cui occupa la parte centrale; è detto anche modiolo. 2. Nella cassa del timpano dell’orecchio...
extracolumella
extracolumèlla s. f. [comp. di extra- e columella]. – In anatomia comparata, porzione esterna della columella dell’orecchio, che nei rettili e negli uccelli, inserendosi sulla membrana timpanica, collega questa con l’orecchio...