Poeta e drammaturgo tedesco (Weimar 1761 - Mannheim 1819). Scrittore estremamente prolifico e versatile, ha lasciato una serie innumerevole di lavori teatrali, affermandosi come il favorito dal pubblico [...] il quale nulla valsero gli scherni dello Schiller e una tarda parodia. Altrove invece, come nella non meno famosa commedia Die deutschen Kleinstädter (1803), egli otteneva la stessa popolarità mettendo in ridicolo le ambizioni meschine e la smania ...
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Critico letterario italiano (n. Roma 1943). Si è dedicato a studi sul teatro e sul Rinascimento, sulla teoria della letteratura e sulla produzione letteraria contemporanea. Ha insegnato in varie università [...] e alla cultura del Rinascimento sono confluiti nei volumi Mutazione e riscontro nel teatro di Machiavelli e altri saggi sulla commedia del Cinquecento (1972), Le voci dell'istrione: Pietro Aretino e la dissoluzione del teatro (1977), Il testo e la ...
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Scrittore inglese (n. 1525 circa - m. Bernack, Stamford, 1577). Ebbe giovinezza scapestrata; di seredato dal padre, sposò (1568 circa) una ricca vedova, ma nel 1572 dovette ugualmente emigrare per sfuggire [...] generi letterarî. Di lui si ricordano: Jocasta (quasi traduzione della riduzione di L. Dolce delle Fenicie di Euripide); la prima commedia inglese in prosa, The supposes (derivata da I suppositi di L. Ariosto e rappresentata nel 1566); A glasse of ...
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Pseudonimo del poeta francese Gabriel Randon de Saint-Amand (Boulogne-sur-Mer 1867 - Parigi 1933). Conquistò la popolarità recitando nei cabaret Quatz'arts (1896) e Chat noir (1896-97) i suoi versi, composti [...] malheur, 1902; Le coeur populaire, 1914; La pipe cassée, 1926), pubblicò un pamphlet (Un bluff littéraire. Le cas Edmond Rostand, 1903), una commedia (Dimanche et lundi férié ou le numéro gagnant, 1905) e un romanzo autobiografico (Fil de fer, 1906). ...
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Scrittore tedesco (Schermbeck, Wesel, 1885 - Finta Mare, Bucarest, 1916). Influenzato da Nietzsche e dal positivismo, agnostico di fronte a ogni residuo spiritualistico e insofferente per ogni portato [...] (1919) e, pubblicati dalla moglie Paula nel 1920, il frammento di romanzo Paralyse, circa 70 poesie degli anni 1913-14, l'epos in versi Erwin, la commedia Der Refraktair, novelle, saggi e critiche e il diario di guerra In Ketten durch Rumänien. ...
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Poeta musulmano d'India (Sialkot, Panjāb, 1873 o 1877 - Lahore 1938). La sua opera in urdū e in persiano è ricca di esuberante lirismo e si sforza di adattare le forme tradizionali della lirica orientale [...] ("Il canto del musulmano") e Payām-i mashriq ("Messaggio d'Oriente"), concepito come risposta al West-Östlicher Divan goethiano. Ispirato dalla Divina Commedia è il Giāvīd-nāme ("Libro dell'eternità"), che immagina un escatologico viaggio nei cieli. ...
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Critico letterario (McLond, Oklahoma, 1909 - New Windsor, Baltimora, 1985); professore di letteratura italiana alla Johns Hopkins univ. (dal 1937), alla Harvard (dal 1948), e di nuovo alla Johns Hopkins [...] , 1955), è stato soprattutto studioso e originale interprete di Dante (An essay on the Vita Nuova, 1949; Dante studies, I e II, 1957-58; Illuminated manuscripts of the Divine Comedy, 1969), di cui ha tradotto e commentato la Divina Commedia (1970). ...
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NÉMETH, László
Enrico Várady
Scrittore, romanziere, critico ungherege, nato nel 1901 a Nagybánya (Baia Mare).
Medico, spirito irrequieto e sensibilissimo, è prodigiosamente versatile nei campi più disparati [...] (Tanú "Testimone") scritta interamente da lui; si creò una forma di saggio personalissima che più del romanzo e della commedia, si addice al suo estro: Magyarság és Európa (Ungheresi e Europa, 1935) Kisebbségben (In minoranza, 1939), A minâség ...
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TURPILIO (Turpilius)
Cesare Giarratano
Scrittore latino, autore di commedie palliate. Della sua età sappiamo solo che morì molto vecchio a Suessa Aurunca (103 a. C.).
Conosciamo tredici titoli: Boethuntes, [...] suo modello preferito era Menandro. Notevole per il numero dei frammenti, che ci permettono di ricostruire in qualche modo la trama della commedia, è la Leucadia, derivata da Menandro, che ha come argomento il mito di Faone di Lesbo. Per la metrica T ...
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Letterato (Civitanova Marche 1507 - Roma 1566). Dapprima precettore a Firenze (1525-29), dove frequentò B. Varchi, fu poi (1529-43) segretario di monsignor Giovanni Gaddi a Roma, dove ebbe priorato, badia, [...] dell'Eneide, il suo capolavoro. Pregevolissime anche le numerose Lettere e notevole, per la novità dell'invenzione, la commedia in prosa Gli straccioni (1544). Lasciò anche Rime petrarcheggianti e la traduzione della Retorica di Aristotele e degli ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...