A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] , per suo livello d’uso e provenienza. La lingua del teatro (➔ teatro e lingua) varia invece a seconda che si tratti di commedie (in cui segue il modello della prosa narrativa; Testa 1991) o che si tratti di tragedie o libretti d’opera (si veda, per ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...]
È stata notata (Cortelazzo 1976: 689-690; Palermo 1999: 491-492) l’aderenza al parlato – quasi da commedia dialettale del Cinquecento – di simili modelli di dialogo mercantesco, rintracciabile anche in minime spie pragmatiche, come l’opposizione dei ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , sia nella predicazione (spesso in forme di ibridismo linguistico), sia all’interno di opere più ampie, come nella stessa Commedia dantesca. Spesso si trattò di una letteratura letta avidamente da un pubblico specifico, un filone carsico non sempre ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] tono»). Di adozione relativamente recente è il termine rimante a designare una parola in rima (per es., i rimanti della Divina Commedia): è sinonimo di parola-rima. La valutazione dei rimanti, per la posizione esposta di tali parole in punta di verso ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] come «in Firenze s’usa dire, quando una bestia trae de’ calci»; Machiavelli 1982: 36-44).
Anche la polemica con le commedie di Ludovico ➔ Ariosto, di cui pur si apprezzano «gentil compositione» e «stilo ornato et ordinato», va a colpire giochi di ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] presente della lingua italiana, testo critico e commento di A. Piva, Roma - Padova, Antenore.
Cesari, Antonio (2003), Bellezze della Commedia di Dante Alighieri, a cura di A. Marzo, Roma, Salerno Editrice, 3 voll.
Giordani, Pietro (1937), Lettere, in ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] , 2 voll., vol. 1º, pp. 43-68.
L’ottimo commento (1995) = Torri, Alessandro (a cura di), L’ottimo commento della Divina Commedia. Testo inedito d’un contemporaneo di Dante, Sala Bolognese, Forni, 3 voll., vol. 1º (Inferno) (1a ed. Pisa, Capurro, 1827 ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] astigiano, all’epoca dai caratteri nettamente monferrini. In un dialetto già molto vicino al torinese moderno è scritta la commedia Ël Cont Piolet di Giovanbattista Tana (1649-1713), seicentesca ma stampata solo nel 1784. La letteratura nella koinè ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] , si era intanto rivelato S.A. Forsius (16°-17° sec.); in seguito si fece notare J. Chronander, che con le sue commedie inaugura la drammaturgia in Finlandia. Accanto a lui merita di essere citato E. Justander o Juusti, il quale presentò nel 1650 il ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] risalgono alla metà del secolo e dipendono tutti da una fonte latina: il Panfilo veneto, traduzione della famosa commedia elegiaca latina, nata forse come esercizio scolastico; la traduzione pure veneta dei diffusissimi Disticha Catonis, che ha ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...