L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] tipiche come in qualità di, in funzione di, in veste di. A differenza del complemento predicativo, che si presenta a volte in forme simili ma dipende dal sintagma verbale (2), l’apposizione dipende sempre dal sintagma nominale (3) (Andorno 2003: 114 ...
Leggi Tutto
L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] un complemento predicativo nominale (➔ predicativo, complemento) per formare un predicato interpretabile:
(2) Mario in cui siamo diretti sta in montagna; è rimasto a Roma per tutta l’estate), considerati predicativi dalle grammatiche tradizionali ...
Leggi Tutto
In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] l’antecedente del pronome relativo è un soggetto o un complemento oggetto (l’uomo che ha preso la parola è esclamativo (6), frasi pseudorelative (7):
(1) vieni che ti pettino
(2) vai a dormire che ne hai bisogno
(3) io sono una donna tranquilla che ...
Leggi Tutto
L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] Olivone, Arca, 2001, p. 70).
Con funzione accessoria, l’epiteto corrisponde a un complemento attributivo pleonastico (➔ attributo) ed è in genere anteposto al nome. In (2), unito a vari nomi di piante, contribuisce alla descrizione del locus amoenus ...
Leggi Tutto
Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] a Maria
di di:
(13) Gianni e Maria si sono innamorati / Gianni si è innamorato di Maria
e di da:
(14) Gianni e Maria hanno divorziato / Gianni ha divorziato da Maria
Non manca neppure il caso in cui il complemento (§ 2.1) o un oggetto plurale (§ 2.2). ...
Leggi Tutto
Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] discorso diretto, figurando, in posizione libera, dopo un complemento («Da parte dei servizi di sicurezza − assicura − dai pitagorici (VI secolo a.C.)
a volte anche esplicitamente:
(2) I principi fondamentali che ci aiutano a risolvere il problema ( ...
Leggi Tutto
La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] -194).
Benincà, Paola (1994), La sintassi dei clitici complemento nelle lingue romanze medievali, in Ead., La variazione sintattica. Scritti degli allievi padovani, a cura di L. Vanelli & A. Zamboni, Padova, Unipress, 2 voll., vol. 2º, pp. 439-462 ...
Leggi Tutto
L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] determinante (per lo più un complemento di specificazione), o viceversa (Lausberg 1966-1968: § 685, 2; Lausberg 1969: § 315 (esempi 11-13, tutti danteschi e tratti da Tateo 19842):
(11) e cominciommi a dir soave e piana (Inf. II, 56)
(12) ed el sen gì ...
Leggi Tutto
Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] complemento di eccezione di forma nominale:
(4) tutto è perduto fuorché l’onore
Nella prassi si riscontrano anche casi in cui la relazione di eccezione è riferita a che si fa («Corriere della sera» 2 settembre 2009)
Le eccettuative introdotte da se ...
Leggi Tutto
Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] da quanto se si presenta come sintagma aggettivale o come frase (2 e 3). È inoltre possibile la presenza dell’introduttore tanto, che il secondo termine di paragone corrisponde grammaticalmente a un complemento diretto e assume pertanto, quando ciò è ...
Leggi Tutto
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...