Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] aggiustato
È invece intransitivo quando non ammette complemento oggetto, come nel caso di arrivare in (14):
(14) il fine»). Incrociando queste tre caratteristiche, si ottengono almeno quattro classi principali di verbi (la terminologia utilizzata di ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] bilingui composti verso la fine del II o durante il I millennio, la presenza di numerosi errori nella versione in L'utilità di questi ultimi come complementi fonetici, largamente usati per precisare l'aspetto fonetico di radici non di rado omofone, ...
Leggi Tutto
DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] di studi etruschi. La consuetudine con l'etrusco lo accompagnerà fino alla fine della vita (Ilvalore di un colloquio [di giudizila), su cui dovrò ritornare".
A complemento è da dire che gli studi sulla lingua di autori italiani e stranieri (da s ...
Leggi Tutto
Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] servono cioè a valutare anche qualità ed eventi.
Così, alla fine della prima frase di (3) è dato il contenuto I raggi […] in proprio alla necessità di far iniziare la frase con un’informazione data (il complemento oggetto diretto di una frase che ...
Leggi Tutto
L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ma → *il simpatico; il cane di Luigi → il cane, ma → *il di Luigi): i complementi e i modificatori (come il genitivo, come tema del discorso, quindi presente all’ascoltatore, ma che alla fine viene richiamato» (Benincà, Salvi & Frison 1988: 160; ...
Leggi Tutto
BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] XXIV [1899], pp. 117-139) Il complemento dei canzoniere provenzale di Bernart Amoros, scoperto dal B. appena è oggetto di critica storica, il linguaggio di critica estetica. Queste impostazioni non mancarono di suscitare alla fine la reazione del ...
Leggi Tutto
Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] essere ripetuta indefinitamente, per un numero indefinito di argomenti o complementi. L’ordine dei vari costituenti dislocati è
(95) lo senti il rumore del cuore (Samuele Bersani, “Finedi una storia”, 1994)
(96) sorprese non ne avrai (Renato Zero ...
Leggi Tutto
La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] con il complemento oggetto (pecunias) del verbo habere; nel passaggio successivo habere acquista il valore di ausiliare e cunctando «ristette esitando», in Ammiano Marcellino, Res Gestae a Fine Corneli Taciti 17, 8; stellas ire trahendo comas «le ...
Leggi Tutto
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] che Giovanni abbia perso il treno funziona come complemento oggetto di teme: è una completiva, che esprime un argomento è visto, la forma detta causale si presta anche all’espressione del fine, e più in generale dei motivi; dall’altro lato, la causa ...
Leggi Tutto
Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] C. Aquilio non sia presente»). La presenza del complementatoredi davanti all’infinito rappresenta una innovazione romanza ancora non resistere a una strana sensazione di paura di essere alla fine dimenticato
(89) sono sicuro di non sbagliare
ma più ...
Leggi Tutto
disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, del tutto disusate, pegli (per gli), pella...